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I problemi della vista: lo strabismo

STRABISMO

Lena May | Shutterstock

Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 07/07/22

Che cos'è lo strabismo? Come e quando si tratta?

di Riccardo Maggi

Il cosiddetto strabismo “fisiologico” della prima infanzia spesso non è altro che una condizione di “falso strabismo” o “epicanto”. Si tratta di una condizione in cui il taglio degli occhi e della base del naso può far sembrare che gli occhi siano deviati. È una diagnosi che l’oculista pone agevolmente e, a differenza dallo strabismo vero, non richiede cure.

Lo strabismo vero

Al contrario, lo strabismo vero provoca la perdita dell’allineamento di uno dei due assi di fissazione. Da quel momento, l’occhio deviato subisce un arresto dello sviluppo visivo, normalmente destinato a completarsi alla fine del terzo anno di vita.

Dopo i tre anni di età non sarà più possibile il recupero visivo dell’occhio deviato ed è dunque essenziale che il bambino sia portato a visita specialistica il più precocemente possibile.

Strabismo: la prima fase del trattamento

La prima fase del trattamento consisterà nella occlusione dell’occhio “buono”, che ha lo scopo di trasformare lo strabismo di un occhio solo in uno strabismo di ambedue gli occhi, o strabismo alternante, scongiurando così il pericolo della perdita visiva.

Nelle forme accomodative, frequenti nei bambini ipermetropi, lo strabismo è dovuto a un’eccessiva convergenza degli occhi, che si verifica in risposta allo sforzo accomodativo necessario per ottenere un’immagine distinta.

La correzione dell’ipermetropia

La correzione dell’ipermetropia con lenti induce un rilasciamento dell’accomodazione, consentendo il giusto allineamento dei due occhi. L’uso di lenti correttive, quando richiesto, servirà a conoscere l’entità della convergenza non correggibile con il trattamento medico.

La seconda fase del trattamento

La seconda fase inizia dopo l’età di 3 anni e consiste nella correzione chirurgica della convergenzaresidua. Dopo tale età l’attesa per un miglioramento spontaneo della convergenza è illusoria e fuorviante, in quanto la conquista della visione tridimensionale è tanto più possibile e rapida quanto più precocemente si interviene riallineando chirurgicamente i 2 assi visivi.

Strabismo a inizio più tardivo

Tale attesa è invece giustificata e doverosa in strabismi a inizio più tardivo, e dunque a sviluppo completato della capacità visiva, quali lo strabismo accomodativo puro e lo strabismo divergente.

In ambedue questi casi la deviazione strabica non è quasi mai costante, consentendo così lo sviluppo e il mantenimento di una normale visione binoculare accanto alla visione monoculare anomala dello strabismo, la cui definitiva eliminazione può essere quindi differita di qualche anno.

L’intervento per la correzione dello strabismo

L’intervento per la correzione dello strabismo consiste nello spostare più avanti o più indietro l’inserzione dei muscoli che ruotano l’occhio nelle varie direzioni sull’esterno della parete oculare, in modo da ottenere un rinforzo o un indebolimento della loro azione.

L’operazione non comporta alcun rischio visivo

La scelta di quali muscoli operare e dell’entità dello spostamento dei singoli muscoli richiede una attenta valutazione da parte del chirurgo, con il supporto di un approfondito studio pre-operatorio della motilità oculare da parte del tecnico ortottista.
Si tratta di un intervento che è esterno al bulbo oculare, e perciò non comporta alcun rischio visivo.

Scopo dell’intervento è quello di ottenere il riallineamento dei 2 assi visivi che consenta di riacquistare una visione contemporanea dei due occhi.

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