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Cosa ti può mantenere sempre felice?

ERASMUS

Dirima | Shutterstock

padre Carlos Padilla - pubblicato il 06/07/22

La paura e la tristezza lasciano spazio all'allegria quando si confida in questa promessa che Gesù ha fatto ai Suoi amici

Cos’è che mi tiene allegro? Ho dei motivi per rallegrarmi. Me lo dice Dio:

“Gioite con Gerusalemme ed esultate a motivo di lei, voi tutti che l’amate! Rallegratevi grandemente con lei, voi tutti che siete in lutto per essa… Ecco, io dirigerò la pace verso di lei come un fiume, la ricchezza delle nazioni come un torrente che straripa, e voi sarete allattati, sarete portati in braccio, accarezzati sulle ginocchia. Come un uomo consolato da sua madre così io consolerò voi, e sarete consolati in Gerusalemme. Voi lo vedrete; il vostro cuore gioirà, le vostre ossa, come l’erba, riprenderanno vigore”.

Dio mi consola, mi salva, mi rallegra l’anima. Dio è come un fiume che dà pace. Sono acque che straripano in mezzo alla mia siccità. Sono alimenti sufficienti nella mia fame. Il cuore si sazia.

Felice alla fine della giornata

Così mi rallegro io alla fine della giornata. Ho goduto della vita. Le cose mi sono andate bene. Tutto ha funzionato. E il cuore si rallegra.

È lo stesso che accade ai discepoli che vengono inviati da Gesù. Tornano felici perché hanno avuto successo:

“I settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome»”.

Non mi rallegro forse vedendo tutto quello che accade di positivo nella mia vita? E che succede nella mia anima quando non tutto va come mi speravo?

Sono felice quando le cose vanno bene. Quando non mi criticano e anzi ricevo lodi. Quando mi abbracciano e mi sento a casa. Quando tutto scorre e sembra che sia impossibile che una cosa possa andare male.

È la gioia che sboccia dai successi che mi sono impegnato a ottenere. Ho lottato per loro e sono giunto alla meta.

Non ho forse motivi per essere allegro? È normale che mi rallegri quando mi sento potente e il mondo si arrende ai miei piedi. È la cosa più umana che ho. Riflette la mia condizione vulnerabile, fragile.

Il vero motivo della gioia

Quando le cose non vanno bene sono triste, affondo, mi angoscio, perdo la pace. Non conservo quella gioia per cui lotto. È curioso quello che Gesù dice ai discepoli:

“Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”.

Dice che nulla potrà fare loro danno sulla Terra, ma soprattutto conferma che i loro nomi sono scritti nel cielo.

Confidare nella promessa di Dio

E il mio? Anche il mio nome è scritto in cielo?

Quando studiavo all’università, le liste dei promossi in certi esami venivano appese alla parete del corridoio. Si andava tremanti a vedere se il proprio nome appariva nella lista.

Ricordo la gioia di vedere il mio nome quando mi promuovevano, e il dolore quando non apparivo nella lista. In cielo sarà così? Il mio nome figurerà sulla lista?

Sono sicuro della promessa di Dio. Ho una certezza: il mio nome è già sulla lista che Maria tiene in mano in cielo.

Come dubitarne se è stata Lei a chiamarmi perché camminassi al suo fianco? Non dubito della sua fedeltà. Non ho paura del fallimento. So di essere nella lista dei promossi.

L’amore è la cosa più forte

Perché l’amore di Dio è più forte di tutti i miei peccati e delle mie debolezze. Sono in quella lista perché so che il suo sguardo ha purificato le mie viscere e mi ha riempito di pace.

Come posso dubitare della Sua scelta? A volte ho paura di fallire. Il mio peccato mi spaventa e tremo. Sento che nessuno potrà perdonarmi, e la tristezza offusca la mia memoria.

Dio non aveva scritto il mio nome in quella lista? Sì, figuro tra i promossi, ma non sono stati i miei meriti a ottenerlo. Non è stato grazie alle mie ore di studio.

Non contano tanto le mie capacità, quei doni naturali con cui sono nato. La santità non è la conseguenza del mio comportamento impeccabile. Non è così.

Non accumulo meriti tutti gli anni cercando di coprire le mie debolezze e imperfezioni, anche se a volte ci provo.

Non concentro la mia gioia nel fare tutto bene. Non spero di sentire “Quanto fa bene tutto!” Non ne ho bisogno.

Commetterò degli errori. Peccherò e cadrò. Non sarò all’altezza di tante aspettative. Una cosa sola mi fa mantenere la gioia. Il mio nome è già inscritto nel cuore di Dio.

Sono dentro al cuore di Gesù, al cuore di Maria. Mi amano al di sopra di tutto quello che può accadere nella mia vita.

Senza paura

Dio non si sofferma a guardare ciascuna delle mie imperfezioni. La santità è il dono di Dio nella mia anima. Quando Gli dico di sì e mi apro alla Sua presenza. Quando Gli offro tutto quello che ho e Gli sussurro all’orecchio che Lo amo con tutto il cuore.

Alla fin fine, la mia vita consiste nell’amare. Sarò felice, sarò allegro, amando e sapendomi amato.

Sorriderò vedendo lo sguardo di Dio posarsi sul mio cuore. Non credo in un Dio giudice che cerca i miei difetti più piccoli. Dio non è così.

Egli mi dà la forza e la capacità di fare molte cose. Mi dice che nulla mi danneggerà, anche quando mi sentirò ferito e spezzato.

E mi dice di non temere, che la mia gioia deriva dal fatto che ho già vinto. Mi ha già promesso il cielo per sempre, e ha scritto il mio nome sulle pareti di quel cielo che sogno.

La pace del Suo sguardo mi tranquilizza. Non voglio fare tutto bene. Non pretendo di arrivare a tutto e a tutti.

Mi basta quello sguardo pieno di misericordia che mi cerca e mi ricorda che sono un figlio scelto e amato da Dio.

Questo mi basta per andare avanti. Per rallegrarmi perché le acque del Suo amore placheranno la mia sete e la mia fame. Il Suo sguardo mi dà speranza.

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