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L’ombra della criminalità su Medjugorje: nel mirino anche Chiara Amirante

MEDJUGORJE

By bibiphoto | Shutterstock

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 04/07/22

Condanne durissime a 14 e 10 anni di carcere per Boris Kordić e Josip Kvesic per i reati di abuso di posizione ed estorsione ai danni di associazioni umanitarie come “Nuovi Orizzonti” e “Regina della pace”

L’area intorno al santuario di Medjugorje è finita nel mirino della criminalità organizzata bosniaca. Per quasi due anni, rappresentanti di associazioni umanitarie come “Nuovi Orizzonti” o “Regina della Pace“, imprenditori o titolari di enti commerciali che risiedono e operano nell’area del santuario, hanno subito estorsioni e abusi di posizione.

A commettere questi reati sono stati i dipendenti del Servizio per i rapporti con gli stranieri della Bosnia Erzegovina, Boris Kordic e Josip Kvesic, che sono stati condannati in primo grado a 14 e 10 anni di carcere.

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Statua della Madonna “Regina della Pace” sul colle Podbrdo a Medjugorje.

Le condanne pecuniarie

Il Tribunale della Bosnia Erzegovina, scrive Agenzia Nova (2 giugno) ha reso noto che i condannati sono obbligati a versare congiuntamente 60 mila marchi (circa 30 mila euro) entro 60 giorni dalla data in cui e’ stata emessa la sentenza.

“Gli imputati Boris Kordic e Josip Kvesic sono stati giudicati colpevoli di estorcere denaro a cittadini stranieri in qualità di funzionari nel periodo da ottobre 2012 a marzo 2014, come parte di un gruppo criminale organizzato, utilizzando le loro posizioni ufficiali e i poteri a loro conferiti dalla legge”, si legge nel comunicato del Tribunale. 

Tutte le vittime 

Fra le vittime compaiono Fabio Sghedoni, presidente dell’associazione “Regina della pace“; un imprenditore che ha costruito la cittadella “Horizonti Mira” (“Orizzonti di Pace“) a Zvirovici, nel comune di Citluk, all’interno della quale opera l’Associazione internazionale di diritto pontificio riconosciuta dalla Sante Sede “Nuovi Orizzonti“.

CHIARA AMIRANTE
La comunità “Nuovi Orizzonti”, fondata da Chiara Amirante, è stata sottoposta ad una strategia diffamatoria ad opera di Boris Kordic e Josip Kvesic.

La diffamazione contro Chiara Amirante 

Le persone condannate, abusando del loro potere, hanno creato una campagna diffamatoria ai danni di “Nuovi Orizzonti” e dei responsabili, tra cui la fondatriceChiara Amirante, puntando ad una strategia complessa per la confisca dei beni dell’associazione. 

I reati sono stati commessi anche a scapito della coppia di sposi Castagner Graziano e Tecla de Luca, comproprietari della societa’ “Granmir&Co Citluk” e dell’Hotel “L Spa” a Medjugorje; e contro Luigi De Iudicibus, proprietario della “Shara Argenteria Medjugorje”. 

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