Aleteia logoAleteia logoAleteia
sabato 20 Aprile |
Aleteia logo
Arte e Viaggi
separateurCreated with Sketch.

Ecco come verrà il nuovo sagrato di Notre-Dame de Paris 

1_Vue-ae╠urienne-du-parvis.jpg

Studio Alma pour le Groupement BBS

Il progetto di ristrutturazione dei dintorni di Notre-Dame immaginato dal paesaggista belga Bas Smets.

Giovanni Marcotullio - pubblicato il 28/06/22

Concepito come una radura, con un rivolo d’acqua ad attraversarla… Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha annunciato lunedì 27 giugno il conferimento dell’appalto al progetto che ha vinto il concorso per la ristrutturazione dei dintorni della cattedrale cittadina. È stata l’équipe guidata dal paesaggista belga Bas Smets ad aggiudicarselo, grazie a un progetto “sobrio e pulito”.

Il progetto di ristrutturazione dei dintorni di Notre-Dame de Paris ha un esecutore. L’équipe condotta dal paesaggista belga Bas Smets – con l’agenzia di architettura Neufville-Gayet – è stata scelta tra le quattro finaliste, ha annunciato il sindaco di Parigi Anne Hidalgo lunedì 27 giugno. 

Il budget allocato per il progetto è di 50 milioni di euro, e il cantiere – che si avvicenderà a quello per il restauro della cattedrale – dovrebbe compiersi in ogni caso per la fine del 2024. 

Qualificato di “sobrio e pulito”, il progetto portato da Bar Smets ha quasi conquistato l’unanimità dei voti. Il sagrato viene quindi concepito come una prateria, che mette in valore la facciata orientale di Notre-Dame in uno scrigno verde. Gli alberi attorno offrono dei posti all’ombra, mentre una fine lama d’acqua scorrerà puntualmente per rinfrescare il sagrato nei momenti di grande calore, creando riflessi effimeri. Concretamente, ha spiegato il presidente di municipio Ariel Weil al Parisien

un filo d’acqua che verrà, più volte al giorno, a irrigare il sagrato grazie a un gioco di pendenze che recupererà principalmente acqua dai tetti di Notre-Dame, filtrandone il piombo, beninteso. 

Lo spazio dietro la cattedrale, grande tanto quanto la piazza antistante, è oggi diviso da siepi e recinzioni, mentre diventerà 

una grande piazza continua tra l’abside e la Senna, circondata da un generoso prato verde che si apre sugli archi rampanti e le vetrate. 

I giardini a sud della cattedrale, come pure gli alberi esistenti, saranno integrati in un parco che prenderà 400 metri degli argini. L’accoglienza dei turisti avverrà, come previsto, nel parcheggio esistente, che però sarà riorganizzato. 

Questa la dichiarazione del paesaggista Bas Smets: 

L’Île-de-la-Cité è la culla della città di Parigi. È qui che la città si è inventata, attraverso forme urbane che da allora non hanno cessato di svilupparsi. Da 800 anni Notre-Dame è testimone privilegiata della trasformazione della città. Ripensare la sua cornice significa anzitutto interpellare gli spazi pubblici della città di domani. Le figure urbane, come il sagrato, le piazze, le direttrici e gli argini, sono tutti presenti attorno alla cattedrale, ma in maniera frammentata. Il progetto rivela la qualità di ogni luogo e ripensa ciascuna di queste figure sotto il duplice angolo della collettività e del clima. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

Tags:
architetturaarchitettura contemporaneanotre dameparigi
Top 10
See More