Al Concilio di Efeso, San Cirillo d'Alessandria ha pregato perché potessimo essere pieni di stupore per il mistero della maternità di Maria
Nei primi secoli della Chiesa, molti hanno dibattuto sul ruolo di Maria, e i vescovi hanno parlato della sua maternità. Ci è voluto il Concilio di Efeso nel 431 per mettere a tacere molti di questi dibattiti e affermare il suo titolo come Maria, Madre di Dio.
San Cirillo d’Alessandria era presente a quel concilio, e alla fine del suo sermone compose questa splendida preghiera, che è inclusa nell’Ufficio delle Letture per la festa della Dedicazione di Santa Maria Maggiore:
“Chi può mettere in parole l’alto onore di Maria? Lei è sia madre che vergine. Sono sopraffatto dallo stupore di questo miracolo…
Ecco allora la gioia di tutto l’universo. L’unione di Dio e dell’uomo nel Figlio della Vergine
Maria ci riempie di stupore e di adorazione. Temiamo e adoriamo la Trinità indivisa mentre cantiamo le lodi della sempre vergine Maria, tempio santo di Dio, e di Dio stesso, suo Figlio e Sposo immacolato. A Lui sia gloria nei secoli dei secoli. Amen”.