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Cosa accade quando condividiamo con qualcuno che è diverso da noi?

HUNGER

Shutterstock | addkm

padre Carlos Padilla - pubblicato il 25/06/22

E se smettessi di sminuire le novità e abbracciassi quello che mi si presenta come un'opportunità meravigliosa per essere migliore?

Cosa accade quando condividiamo con qualcuno che è diverso da noi? Dicono che ognuno ha i suoi gusti e che non c’è nulla che mi impedisca di pensare o di vedere le cose in un certo modo.

Non sono costretto a farmi piacere le stesse cose che apprezzano tutti. Posso avere la mia opinione. Posso scegliere quello che si adatta meglio al mio modo di vivere.

A volte, però, cerco di risultare gradito, di scegliere quello che scelgono gli altri, di fare ciò che fanno gli altri e pensare come loro.

Guardo le persone che ammiro e desidero essere uguale, o mi adatto al loro modo di essere e vivere. E soffro, perché non mi ci adatto.

Non sono libero e cerco di indovinare i loro gusti. Quello che scelgono, quello che amano. Immagino quello che penseranno prima che lo pensino. Divento sottomesso, smetto di avere personalità.

Non c’è nulla di scritto sui gusti, ma mi pesa il disprezzo di chi mi giudica.

Cosa devo fare? Essere fedele ai miei gusti. Avere personalità e forza per affrontare i giudizi e le opinioni negative quando non mi comporto come gli altri sperano che faccia e non faccio quello che vogliono. Quando non mi piace quello che amano gli altri.

Ampliare il cuore

ascoltare

In ogni caso, voglio aprirmi a quello che amano gli altri, non vivere chiuso nelle mie opinioni rigide. Non fermarmi ai miei gusti e scartare sminuendolo il gusto altrui.

Più umiltà mi fa bene. E più apertura. Commenta Papa Francesco:

“Quando la ricerca del piacere è ossessiva, rinchiude in un solo ambito e non permette di trovare altri tipi di soddisfazione. La gioia, invece, allarga la capacità di godere e permette di trovare gusto in realtà varie, anche nelle fasi della vita in cui il piacere si spegne”

Amoris Laetitia, n. 126

Quando cerco solo il piacere nelle cose, nelle relazioni, smetto di valorizzare il gusto di altre realtà.

Quando amplio il mio cuore divento capace di più cose, di più decisioni, di scegliere di più e meglio.

Mi piace lo sguardo che si apre sul cammino della vita. Quella capacità di rallegrarmi e di godere di ciò di cui godono gli altri.

Trovare un altro tipo di soddisfazione in quello che faccio, nell’amore. Non cercare solo me stesso e soffermarmi su quello che mi piace come unico criterio.

Godersi la vita dentro

Voglio imparare a godere delle cose che mi accadono. Se mi fermo alle aspettative irrealizzate non apprezzerò mai il valore e la bontà delle cose che mi accadono.

“Dice Sant’Ignazio che non è il tanto sapere che sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e gustare le cose dentro di noi”.

King, Herbert. King Nº 2 El Poder del Amor

Devo imparare a godere e gustare le cose nell’anima. Apprezzare la bellezza in cose che prima trascuravo. Rallegrarmi per dettagli su cui prima sorvolavo.

La vita è piena di bellezza, e in essa posso prendere molte decisioni. Alcune mi faranno soffrire.

In tutto ciò che vivo, però, c’è una possibilità nascosta di apprezzare, di vivere pienamente quello che mi si presenta davanti in ogni momento.

L’opportunità delle novità

Chiudermi alla novità perché non la conosco mi chiude la porta a nuovi sapori, odori, esperienze.

Scartare in base al pregiudizio quello che non conosco mi allontana dalla possibilità di godermi il presente in tutta la sua pienezza.

La vita si gioca su quegli sguardi che fanno sì che le cose abbiano il valore che do loro.

Smetto di sminuire le novità, e abbraccio quello che mi si presenta come un’opportunità meravigliosa per crescere, per progredire, per essere migliore.

Non è migliore chi ha i suoi gusti ben definiti e si chiude a tutto il resto, ma chi si adatta, chi cammina con chi cammina e sta fermo con chi riposa.

Condividere con chi è diverso

Non per essere gradito e non essere giudicato, ma per condividere la vita con loro, come un dono incomparabile.

Godersi il presente senza pensare a quello che non ho più o che non posso vivere.

Paragonare continuamente le cose nuove con quelle che conosco già finisce per allontanarmi dalla realtà, e fa sì che viva sempre come un estraneo.

Dio può arricchire il mio cuore e mi permette di conoscere cose nuove, di vedere colori diversi, di amare volti differenti, di conoscere lingue prima sconosciute.

È questo che voglio vivere con un cuore grande, nuovo, flessibile, aperto e generoso.

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