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Si chiude positivamente l’edizione 2022 di Devotio, la fiera dell’artigianato religioso

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Devotio

Esposizione di arte sacra a Devotio 2022

Aleteia | 21/06/22
Migliaia di visitatori da tutta Italia e non solo per la grande esposizione di arte sacra e oggettistica devozionale che si è chiusa a Bologna oggi, ma è già pronta la prossima edizione.

Con un totale oltre 3mila visitatori, provenienti per lo più dall’Italia (ma con quasi un terzo dei visitatori che invece ha dovuto varcare le frontiere per partecipare), si chiude questa terza edizione di Devotio.

Una fiera internazionale

Oltre 50 Paesi del mondo, tra cui tutta l’Europa ma anche Stati Uniti, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico, Ecuador, Filippine, Giappone, Sud Corea, Angola, Ruanda e altri ancora tra i visitatori. Confermata dunque la crescita internazionale di questa manifestazione, che ha visto la presenza di ben 200 espositori dall’Italia e da altri 15 Paesi con migliaia di prodotti devozionali e oggetti per il culto, come crocifissi, rosari, immagini sacre, statue e presepi, campane, incensi, candele, vetrate e mosaici, paramenti per la liturgia, arte sacra, arredi per le chiese e abbigliamento per il clero.

“Questa edizione della fiera ha davvero rappresentato il momento della ripartenza per il settore degli articoli religiosi che, dopo il lungo e difficile stop causato dalla pandemia, in questi giorni ha dimostrato di voler tornare ad incontrarsi e a creare occasioni di collaborazione e di business”, ha spiegato Valentina Zattini, exhibition manager di Devotio e amministratore delegato di Conference Service, la società che organizza questa manifestazione. “Essere riusciti a confermare il numero di visitatori dell’ultima edizione del 2019 è certamente un risultato positivo dopo la crisi per il Covid. Siamo molto soddisfatti, inoltre, della netta crescita degli espositori e dei Paesi partecipanti, anche da aree del pianeta molto lontane, che rende Devotio il vero appuntamento internazionale di questo settore in Italia e tra i principali nel mondo. La prossima edizione, che finalmente potrà tornare nel suo periodo tradizionale, è già prevista dall’11 al 13 febbraio del 2024 sempre a Bologna”.

Non solo numeri, ma arte e artigianato

In questi giorni di Fiera a Bologna, è stato possibile vedere davvero molte cose belle, tra queste le due mostre relative all’abbigliamento liturgico, quella dedicata alle casule e quella dedicata alle dalmatiche, in un gioco di rimandi tra iconografia antica e gusto moderno.

Al tempo stesso una bella opportunità di poter vedere – seppur in copia – un capolavoro dell’artigianato bizantino, con la mostra dedicata ad un evangeliario del sesto secolo, frutto della generosa collaborazione con la  Diocesi di Rossano-Cariati.

Spazio alla solidarietà internazionale con gli stand dedicati all’artigianato religioso ucraino, in particolare i presepi tradizionali.

Cultura e riflessioni a Devotio 2022

“Curiosamente, noi passiamo dal materiale al virtuale”, ha sottolineato il cardinale Zuppi in visita alla Fiera di Bologna, un po’ padrone di casa anche lui in quanto arcivescovo della città, “mentre lo spirituale, che è quello che ci permette di vivere e che ci aiuta a diventare concreti, ha bisogno anche di tanta concretezza e di tutti i sensi. Lo spirituale ci aiuta a vivere bene i sensi, invece molte volte il virtuale li fa sprecare oppure li annulla”. E ha poi proseguito così:

“Indubbiamente in Italia c’è tanta bellezza e, anche se il nostro Paese la maltratta, resta un deposito di bellezza capace di produrne ancora tanta. La presenza poi in Italia del Successore di Pietro e di tanti luoghi di santità e di preghiera, credo che anche questo aumenti il deposito e la creazione di bellezza nel nostro Paese”.