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Vescovi americani: un accordo sul controllo degli armamenti è pro-life

kwiaty upamiętniające ofiary strzelaniny w szkole w Uvalde w Teksasie

CHANDAN KHANNA/AFP/East News

Zelda Caldwell - pubblicato il 16/06/22

Le misure sul controllo delle armi “aiutano a costruire una cultura della vita”, affermano i presuli

La proposta bipartisan per affrontare la violenza relativa alle armi si è guadagnata l’approvazione dei vescovi cattolici statunitensi, che hanno diffuso una dichiarazione dicendo che “promuoverebbe una cultura della vita”.

L’arcivescovo Paul S. Coakley di Oklahoma City, presidente del Comitato sulla Giustizia Domestica e lo Sviluppo Umano della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB), ha sostenuto la proposta, dicendo che le sue misure per il controllo delle armi sono “ragionevoli”.

“Sono profondamente grato per il fatto che i membri del Congresso abbiano intrapreso negoziati bipartisan per affrontare la piaga della violenza provocata dalle armi nella nostra Nazione. Lodo il loro annuncio recente di una cornice per evitare la violenza insensata, che include misure ragionevoli per la sicurezza a livello di armi”, ha affermato Coakley in una dichiarazione.

Un progetto di controllo delle armi bipartisan

Domenica scorsa, una coalizione bipartisan di senatori, inclusi 10 repubblicani, ha annunciato di aver raggiunto un accordo su una cornice legale per una legislazione per la sicurezza sulle armi. Il sostegno dei Repubblicani suggerisce che la legislazione potrebbe riuscire a ottenere i 60 voti necessari per superare l’ostruzionismo.

La questione ha subìto un’accelerazione dopo la sparatoria del 24 maggio nella Robb Elementary School di Uvalde, in Texas, dove un 18enne ha aperto il fuoco uccidendo 19 bambini e due insegnanti.

La legislazione proposta includerebbe migliori controlli a livello di background per le persone sotto i 21 anni, e il finanziamento di leggi di “bandiera rossa” che permetterebbero la confisca delle armi a persone che rappresentano un pericolo per sé e per gli altri.

La cornice legale include anche la chiusura di una “scappatoia” che proibirebbe alle persone con precedenti di violenza domestica di comprare armi da fuoco.

Costruire una “cultura della vita”

La dichiarazione ha collegato il sostegno dei vescovi a una legislazione per il controllo delle armi all’insegnamento della Chiesa cattolica sulla “cultura della vita”. San Giovanni Paolo II ha pubblicato nel 1995 l’enciclica Evangelium vitae, che esortava a una “cultura della vita” che valorizzi “il valore incomparabile della persona umana”.

“Quando la Chiesa dichiara che il rispetto incondizionato del diritto alla vita di ogni persona innocente – dal concepimento alla sua morte naturale – è uno dei pilastri su cui si regge ogni società civile, essa «vuole semplicemente promuovere uno Stato umano. Uno Stato che riconosca come suo primario dovere la difesa dei diritti fondamentali della persona umana, specialmente di quella più debole”, ha scritto.

La dichiarazione del vescovo Coakley ha posto il sostegno della legislazione di controllo sotto l’ombrello pro-vita, che include anche l’opposizione ad aborto ed eutanasia.

“Incoraggio il Congresso a portare avanti questi sforzi importanti, che aiuteranno a costruire una cultura della vita. È fondamentale che questo Congresso trasformi in legge nuove protezioni per il popolo americano”, conclude la dichiarazione.

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