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Cinque “consigli” di Chesterton che dovete conoscere

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CHESTERTON

Shutterstock | German Vizulis

Jaime Septién - pubblicato il 15/06/22

Riguardano la conversione al cattolicesimo e il suo segreto di vita

Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) è tornato. O forse da quando è morto non è mai andato via. Ora che tante ombre – reali e immaginarie – si agitano sul cattolicesimo, la sua rilettura è importante per chi desidera occupare il proprio tempo in una fede allegra, critica, carica di ironie esemplari e di scoperte trascendenti nel mondo quotidiano.

Il piccolo libro di testi selezionati da José Ramón Ayllón, intitolato Tres consejeros: Aristóteles,Confucio y Chesterton, segnala che la biografia di Chesterton “è caratterizzata soprattutto dalla sua conversione al cattolicesimo, fatto che suscitò stupore negli ambienti intellettuali di un’Inghilterra mezza anglicana e mezza agnostica”.

Nella piccola selezione di testi che propone come “consigli” di Chesterton, rivolti soprattutto ai cattolici “solenni”, Ayllón segnala che anche se l’intenzione di quel grande libro intitolato Ortodossia, o delle biografie di San Tommaso d’Aquino o San Francesco d’Assisi, non è dare consigli, “qualsiasi lettore apprezza che si tratti di un consigliere di lusso, perché le sue pagine traboccano vita, saggezza, buonsenso e originalità”.

Delle 15 frasi selezionate da Ayllón sotto il tema “La mia conversione”, ho scelto le cinque idee di Chesterton che mi sembrano più importanti, soprattutto per noi cattolici, che cerchiamo sempre ragioni per fondare la nostra speranza in un mondo per metà indifferente e per metà incredulo.

1. Quando la gente mi chiede perché ho abbracciato la Chiesa di Roma, la risposta fondamentale è “Per liberarmi dai miei peccati”, perché non esiste alcuna religione che offra davvero questo perdono.

2. Non mi importa che gli scettici dicano che tutto questo è una frottola, finché non mi spiegano come una costruzione così fragile può rimanere in piedi da tanto tempo, e com’è diventata la casa di tanti uomini.

3. Esaminando l’idea per cui il cristianesimo appartiene a epoche oscure, mi sono messo a leggere un po’ di storia. E la storia mi ha convinto di una cosa molto diversa: che il cristianesimo è stato l’unico cammino di luce nelle epoche oscure, come un ponte luminoso teso su di loro tra due epoche luminose.

4. Quando un cattolico si confessa, torna davvero a rientrare nell’alba della propria nascita. In quell’angolo oscuro e in quel breve rituale, Dio è tornato a crearlo a Sua immagine. I suoi tanti anni non possono più spaventarlo. Potrebbe essere canuto e pieno di acciacchi, ma ha solo cinque minuti di età.

5. La Chiesa non si giustifica perché i suoi figli non peccano, ma perché sono peccatori.

La saggezza di Chesterton circa la conversione al cattolicesimo può riassumersi in quell’immagine fantastica che solo il cattolicesimo ha potuto scolpire nel suo cuore (e che solo il cattolicesimo può scolpire nei cuori innamorati di Gesù): “Il segreto della vita è nelle risate e nell’umiltà”.

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