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Gravidanza: i batteri buoni sono i migliori alleati di mamma e bambino

GRAVIDANZA BATTERI BUONI

Shutterstock | SewCream

Paola Belletti - pubblicato il 09/06/22

Il passaggio di batteri benefici dalla madre al figlio è un fattore decisivo per la salute del bambino. In questo scambio di truppe anche il parto svolge il suo ruolo.

Aspetto il mio primo bambino, sono al settimo mese. E al settimo cielo, perché l’abbiamo tanto cercato! Per non correre rischi col parto, pensavo al taglio cesareo.
Però sono preoccupata: è vero che il taglio cesareo priva il bambino del contatto intimo con la mamma? Che cosa mi consiglia?

Maria Chiara, Brescia

Questa domanda, tutt’altro che peregrina, è lo spunto dal quale la Professoressa Graziottin prende le mosse per raccontare a questa e a tutte le mamme l’importanza dello spostamento di truppe batteriche alleate che avviene dalla madre al bambino fin dall’inizio della gravidanza.

Il parto vaginale

Innanzitutto aiuta la signora Maria Chiara a comprendere come il parto naturale non sia un evento a priori più rischioso del taglio cesareo programmato e le conferma come questa opzione, benedetta davvero nei casi in cui salva letteralmente la vita di madre e bambino, abbia anche importanti costi sia per la partoriente sia per nascituro.

I batteri che vivono nel canale del parto non sono una presenza ininfluente o, in alcuni casi, una minaccia (come quando viene rilevata la presenza dello streptococco per il quale in fase di travaglio si provvede alla copertura antibiotica per via endovenosa.

Il parto cesareo e i suoi costi immunitari

Sì, la nascita con taglio cesareo priva il bambino di quell’impronta viva, fatta di microrganismi preziosi, lattobacilli anzitutto, trasmessi dalla mamma quando il
piccolo scende nel canale da parto. E che mancano nella nascita mediante il
cesareo. Il microbiota, ha un ruolo essenziale per la salute. Regola la nostra
immunità, il metabolismo, i livelli ormonali e persino il comportamento.

BenEssere Giugno 2022

Offrire la vita al proprio figlio non significa solo che gli si fa spazio nell’utero, la scienza ci aiuta sempre più ad approfondire la complessità dell’intreccio che si inizia a ricamare tra madre e concepito fin dai primi istanti. E uno dei fili più robusti e importanti parte proprio dal microbiota intestinale materno.

Il passaggio tra madre e figlio

Tra mamma e bimbo esistono tre grandi vie di passaggio sia di microrganismi, che vanno a colonizzare con batteri amici l’intestino e poi tutti i distretti utili del corpo del piccolo, sia di anticorpi. La prima grande ondata avviene già in gravidanza. Fin dai primi mesi di gestazione dall’intestino della mamma partono truppe alleate di microrganismi buoni che attraversano la placenta e vanno a colonizzare l’intestino del piccolo, con un movimento crescente verso il termine della gestazione.

Ibidem

Anche il parto è una fase strategica importante e proprio perché consente al piccolo di attraversare il canale vaginale ricco anch’esso di microorganismi utili al suo sistema immunitario.

Se, per motivi importanti e concordati con il ginecologo o dovuto all’insorgere di un’emergenza in fase di travaglio, il bambino viene al mondo senza passare dal canale del parto, dobbiamo sapere che la terza tappa, quella dell’allattamento, è talmente ricca e decisiva da consentire un ampio margine di recupero.

L’importanza cruciale dell’allattamento al seno

Contingenti molto maggiori di truppe alleate, ben superiori a quelli che passano durante il parto, traslocano dalla mamma al piccolo proprio durante l’allattamento.
Ecco perché allattare i bimbi al seno, se non esistono problemi o controindicazioni maggiori, è essenziale, almeno per i primi sei mesi dopo il parto.

Ibidem

E’ bello sapere che le esigenze affettive e quelle biologiche si compenetrano e condizionano reciprocamente in un naturale circolo virtuoso: mantenendo anche dopo i sei mesi e fino al compimento del primo anno di età una poppata al mattino e una alla sera il nostro bambino rafforzerà via via il suo sistema immunitario e consoliderà il legame amoroso che aiuta sia la madre che il figlio.

La salute del microbiota materno

E’ il nuovo e indiscusso protagonista di libri e talk sulla salute e il benessere: con il termine microbiota si intende

l’insieme dei microrganismi che popola il tratto digerente, per lo più l’intestino, è microbiota intestinale. Si tratta di oltre mille miliardi di batteri, virus, funghi e protozoi, con il peso totale di circa un chilogrammo e mezzo che, comunicando tra loro, agiscono come se fossero un unico organismo e svolgono funzioni importanti per la salute dell’uomo

IsSalute

Una buona convivenza

Perché una persona sia in salute è importante che proprio questo insieme di microorganismi che vivono nel nostro organismo, in particolare nell’intestino, stiano bene e siano in equilibrio con il nostro corpo. Questa considerazione vale ancora di più se la persona in questione è una mamma: dalla salute del suo microbiota dipende l’efficienza delle “truppe” batteriche che passeranno al bambino e che influenzeranno la sua salute futura.

Il parto naturale, dunque, è un evento importante e carico di implicazioni ma ciò che eventualmente dovesse perdersi qualora la madre dovesse ricorrere a un taglio cesareo è mirabilmente compensato da ciò che è avvenuto in gravidanza e da tutto ciò che l’allattamento al seno è è in grado di offrire alla salute del piccolo.

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