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Marina Casini: “un figlio non è un grumo di cellule”

intervista con Maria Casini

© Tv2000it via Youtube

Silvia Lucchetti - pubblicato il 08/06/22

Marina Casini, presidente del Movimento per la Vita: «La vita riguarda tutti, credenti e non credenti. La visione di fede offre una marcia in più, ma non circoscrive alla fede il tema della vita che è per tutti».

Sull’ultimo numero del settimanale Credere troviamo l’intervista a Marina Casini, docente di Bioetica e Biodiritto all’Università Cattolica di Roma, che ha raccolto l’eredità del papà Carlo, fondatore del Movimento per la Vita (MpV), assumendone dopo la sua morte la guida.

Un padre dolcissimo, sempre presente in famiglia nonostante il suo impegno come magistrato prima, poi parlamentare italiano ed europeo ed infine leader di MpV.

Marina Casini: mio padre è stato un gigante

Una famiglia grande quella di Marina che vedeva vivere a Firenze in grande armonia sotto lo stesso tetto, oltre i genitori, i tre fratelli più piccoli (Francesco, Donatella e Marco), due cugini figli di uno zio materno (Benedetta e Donato) e la nonna materna.  

Eravamo tutti diversi, ma molto uniti, con una forte impronta comune (…) il Movimento per la Vita ci ha sempre accompagnato ed è diventato un’esperienza familiare. Ho collaborato con mio padre, gli sono tanto grata per tutto quello che mi ha trasmesso. È stato un gigante.

(Credere)

Tutti noi figli laureati in legge come papà

Un papà che con la sua professione di magistrato ha affascinato i figli, tutti laureatisi in legge: ognuno poi ha preso la sua strada nel campo del diritto. Marina, dopo varie esperienze post-laurea, si è indirizzata verso la Bioetica trasferendosi a Roma dove oggi vive con il marito Michele, docente di Filologia Classica e il figlio Giovanni 25enne.

Come nacque il Movimento per la Vita

Il Movimento per la Vita è nato nel 1975 a Firenze sotto la spinta emotiva che il papà Carlo ricevette da un’indagine su una villa dove si praticavano aborti clandestini:

Incontrò ragazze impaurite che, se avessero avuto un aiuto, avrebbero evitato l’aborto. Così nacque il primo Centro di Aiuto alla Vita (CAV), a Firenze.

(Ibidem)

Marina Casini: il MpV conta 310 Centri aiuto alla vita, 64 case di prima e seconda accoglienza

Il Movimento, fondato di lì a poco…

(…) nasce – come sottolinea Marina – per liberare le donne dai condizionamenti che le porterebbero all’aborto. Per questo oggi abbiamo in Italia 310 Centri di aiuto alla vita, 64 case di prima e seconda accoglienza, attività per giovani, iniziative a livello europeo, concorsi per scuole e università. Un aiuto non solo assistenziale, ma umano, psicologico, e anche economico, attraverso il progetto Gemma.

(Credere)

Lo aveva spiegato bene lo scorso anno, ospite della trasmissione Soul di Monica Mondo su Tv2000

La vita riguarda tutti, credenti e non credenti

La presidente di MpV sottolinea come il tema della vita riguardi tutti, credenti e non credenti, anche se la prospettiva offerta dalla fede corrobora la lotta per preservarla dandole maggiore forza.

Marina Casini: un figlio non è un grumo di cellule ma uno di noi

Il Movimento è pertanto aconfessionale e apartitico, cerca di creare ponti e aprire spazi di dialogo. Il punto irrinunciabile da cui partire è la liberazione dalla menzogna per eccellenza: la vita nascente…

(…) non è un “grumo di cellule”, ma un figlio, uno di noi. Ecco perché la dimensione assistenziale è inscindibilmente unita a quella culturale e viceversa. C’è una interdipendenza tra il servizio concreto alla vita e il lavoro culturale, educativo, politico. Non si tratta di fare solo assistenza, ma di promuovere una cultura di solidarietà, con la convinzione che la tutela del diritto a nascere è la base per costruire un umanesimo nuovo.

(Ibidem)

Il male terribile dello stupro si può vincere con il bene

Marina affronta anche il tema doloroso degli stupri delle donne ucraine da parte dei soldati russi. Molte di loro hanno scelto di abortire:

La questione è molto delicata. Lo stupro è una cosa abominevole, a prescindere dalla gravidanza; un figlio è sempre un figlio così come un diamante è sempre un diamante sia che si trovi in una fogna sia che si trovi sul velluto di una splendida vetrina; il male, la terribile violenza subita, si può vincere con il bene, l’accoglienza di una nuova vita che può essere eventualmente affidata a chi può prendersene cura mediante l’adozione.

(Credere)

Marina Casini: mani protese per accogliere le donne che hanno abortito

Quindi non indici puntati verso queste donne ma mani protese in aiuto:

Ciò che invece va severamente giudicata è la mentalità dello scarto che considera “grumi di cellule” gli esseri umani nella fase più giovane della loro esistenza.

(Ibidem)

L’eredità di Carlo Casini

L’articolo ospita anche il ricordo di Carlo Casini da parte di uno stretto amico e collaboratore che così ne sintetizza l’impegno morale e politico:

L’eredità che ci lascia è la difesa della dignità umana come prospettiva fondamentale per rispondere alle grandi sfide del futuro. Carlo ha sempre provocato, attraverso il dialogo e il confronto, la società italiana e la politica ad essere attente al grido silenzioso dei bambini concepiti e delle loro mamme che, di fronte a una gravidanza inaspettata, si trovano sole e incomprese in un momento difficile.

(Credere)

Grido sommesso che oggi, sull’esempio del padre, spetta a Marina amplificare e far risuonare nel cuore e nella testa di molti di noi.   

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