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Come trovare la mia libertà interiore?

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Catholic Link - pubblicato il 03/06/22
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Uno sguardo cristiano partendo dalla logoterapia di Victor Frankl

Uno sguardo cristiano partendo dalla logoterapia di Victor Frankl

di Silvia Ordoñez

Victor Frankl ha proposto la logoterapia dopo una dura esperienza in un campo di concentramento, e oggi è diventata un aiuto importante per molti per scoprire il senso della propria vita.

Quale sarà il mio proposito in questa vita? Perché e a quale scopo faccio quello che faccio? E di fronte al dolore e all’incertezza, perché si verifica tutto questo? Che obiettivo ha la sofferenza che vivo?

Scoprire perché è importante avere chiara la propria missione e che ruolo gioca la speranza in tutti questi interrogativi che presto o tardi si accumulano dentro di noi è un cammino che, attraverso Dio e la Sua mano, dovremmo tutti avere il coraggio di percorrere.

Nei punti successivi, forniti da Ana María Castellón in una Masterclass gratuita estremamente interessante, potremo conoscere un po’ meglio questo strumento e individuare un possibile cammino di crescita personale.

Victor Frankl e la Logoterapia

Libri biblioteca

Valeriy Karpeev | Shutterstock

Viktor Frankl è stato un noto psichiatra, neurologo, psicologo e filosofo austriaco e ha fondato la scuola di Logoterapia. Frankl è stato imprigionato nei campi di concentramento della II Guerra Mondiale, dove ha potuto comprendere meglio e mettere in pratica la teoria della logoterapia. È lì che ha scoperto che chi riusciva a sopravvivere o a cercare un modo più degno di vivere la sofferenza e la morte era chi riusciva a rispondere alla domanda relativa allo scopo di tutta quella situazione.

“In cerca di senso”

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RossHelen | Shutterstock

All’epoca le scuole di Freud e Adler parlavano di un uomo determinato dai suoi istinti, ma Frankl non poteva credere che fosse così, sospettando che l’uomo avesse un po’ di libertà e che ciò che lo muoveva davvero fosse il senso. A partire da questo, ha fondato la teoria della logoterapia (logos significa “senso” in greco), e ha spiegato che questo senso parte dalla dimensione spirituale, in base alla quale l’uomo è pienamente libero e responsabile di tutti i suoi atti.

Le dimensioni dell’essere umano

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Shutterstock | Saga_bear

La prima dimensione è quella biologica: istinti e necessità fondamentali come dormire, mangiare… La seconda è quella psicologica: le nostre condotte, i nostri affetti, i sentimenti, le emozioni, il conscio e l’inconscio. La terza è quella sociale: i nostri rapporti con gli altri. È molto umana e fondamentale per comprendere la logoterapia, perché trascendiamo quando ci doniamo agli altri. La quarta, la più importante per quello che stiamo studiando, è la dimensione spirituale.

Libertà interiore

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Tonktiti | Shutterstock

In logoterapia, la dimensione spirituale non è lo stesso di quella religiosa. È una dimensione che non è fisica né psicologica, che non è nella mente né nel corpo, ma è quella che dà unità a tutto il nostro essere. Ed è una dimensione che non si ammala mai – è sempre sana, e non dipende da nulla di esterno. Per questo, in essa troviamo una piena libertà interiore. La dimensione spirituale ci permette di trascendere, di uscire da noi stessi per donarci a qualcosa o a qualcuno.

Libertà e responsabilità

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Evgeny Atamanenko | Shutterstock

La dimensione spirituale, in base alla quale siamo sempre liberi, deve includere la responsabilità. Quando riconosco che la dimensione spirituale non è mai malata, né condizionata, sorge la capacità di non giudicare gli altri, di non etichettarli sulla base di un pregiudizio o di una diagnosi. E quando riconosco in me questa libertà e questa responsabilità, riconosco lo stesso nei miei fratelli, che sono sani, buoni, degni e figli di Dio.

Per concludere, vi lasciamo con una frase usata da Ana alla fine della masterclass: “La libertà
interiore ci dà la grandezza di essere liberi di amare, indipendentemente dalle circostanze in cui ci troviamo”.

Se volete conoscere meglio questo tema e l’opera di Victor Frankl, vi raccomando il corso «Logoterapia para la vida cotidiana». È molto valido, e soprattutto pratico. So che vi piacerà.

Ricordiamo che ogni volta che ci conosciamo un po’ di più diventiamo padroni di noi stessi e conquistiamo un po’ di più la nostra libertà. Una libertà che senza Dio non esiste.

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.