Nelle scuole c'è una duplicità di criterio che favorisce una visione anticristiana
Conosco bene la scuola pubblica, e ricordo un corso di Storia in cui è stato detto che il Medioevo era un periodo oscuro. Con il Rinascimento, e ancor di più con la Riforma, si è detto che la “Ragione” (scritta spesso sulla lavagna con l’iniziale maiuscola) era prevalsa.
È chiaro che qualcosa sembrava un po’ strano in questa narrativa storica. Sapevo che il sistema universitario medievale presentava giganti come Sant’Alberto e San Tommaso d’Aquino, e che le 95 tesi di Lutero non riguardavano tanto la “ragione”, quanto una disputa teologica sull’interpretazione delle Scritture.