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Abusi, la promessa di Zuppi: “Ci assumeremo le nostre responsabilità”

Cardinal Italian prelate Matteo Maria Zuppi
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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 27/05/22
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"Ma fino a questo momento non c'è stata alcuna difficoltà nella Chiesa italiana a lavorare su questo tema", così il neo presidente della Cei, nella sua prima conferenza stampa

La Chiesa italiana si prenderà ogni responsabilità sugli abusi sessuali commessi dai membri del proprio clero, ma sinora non è stata fatta alcuna operazione di censura: così il neo presidente dei vescovi italiani, il cardinale Matteo Zuppi, durante la conferenza stampa al termine dell’assemblea generale della Cei. 

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Dal 2000 al 2021

Zuppi ha annunciato sugli abusi sessuali nella Chiesa italiana, che «si indagheranno i casi dal 2000 al 2021. Perché non dal 1945 in poi? Perché è molto più serio così. A noi interessa affrontare le contraddizioni vere, le cose che conosciamo. Bisogna evitare il rischio di minimizzare ma anche di amplificare». 

Nessuna censura

Il cardinale ha poi precisato: «Non c’è nessuna volontà di copertura, è solo un problema di serietà. Non abbiamo interesse a suonarcela e cantarcela da soli, vogliamo una chiarezza vera. Ci prenderemo le botte che dobbiamo prenderci, ci prenderemo le nostre responsabilità». Ha poi spiegato Zuppi che nell'opera di contrasto agli abusi la Chiesa italiana prevede anche «l’accompagnamento degli abusatori. Siamo una madre, tuo figlio è sempre tuo figlio». «Il pensiero è sempre per le vittime, il loro dolore è la prima preoccupazione», ha aggiunto il presidente della Cei. 

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Report sugli abusi

A tal proposito da novembre, il neo presidente dei vescovi italiani, ha detto che saranno pubblicati dei report sugli abusi nella Chiesa italiana ed in particolare saranno potenziate equipe diocesane e centri di ascolto per le vittime della pedofilia. 

Zuppi ha anche rassicurato Francesco Zanardi della Rete L’Abuso che ha chiesto di «aprire gli archivi» della Chiesa e «darli allo Stato», agevolando una commissione di inchiesta. «Faremo tutto ciò che possiamo per chiarire ogni vicenda di abuso», ha ribadito il cardinale.

Cinque linee d’azione 

La Cei ha diramato un comunicato sui lavori dell’assemblea, in cui si spiegano i provvedimenti dei vescovi sulla questione degli abusi nella Chiesa italiana: «I Vescovi - recita il comunicato stampa - hanno approvato una determinazione con cinque linee di azione per una più efficace prevenzione del fenomeno degli abusi sui minori e sulle persone vulnerabili». 

Centri, report, analisi del ventennio

«Oltre ad implementare la costituzione dei Centri di ascolto - prosegue il comunicato, integrando quanto già spiegato da Zuppi in conferenza stampa - che attualmente coprono il 70% delle diocesi italiane, l’Assemblea ha deciso di attuare un primo Report nazionale sulle attività di prevenzione e sui casi di abuso segnalati o denunciati alla rete dei Servizi diocesani e interdiocesani negli ultimi due anni e di avviare un’analisi sui dati di delitti presunti o accertati perpetrati da chierici in Italia nel periodo 2000-2021, custoditi dalla Congregazione per la Dottrina della Fede».