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Smascherata la truffa di “Padre Antonio”, il falso prete di Napoli

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Krakenimages.com | Shutterstock

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 18/05/22

Davanti alle chiese chiedeva offerte per una associazione onlus. E’ stato fermato ad Ottaviano. In realtà è un pregiudicato

Il falso prete chiedeva offerte davanti alla chiesa, ma i carabinieri hanno assistito alla scena e si sono insospettiti. È accaduto il 15 maggio 2022, ad Ottaviano, in provincia di Napoli.

Un uomo passeggia in piazza, durante la messa domenicale, indossando un abito ecclesiastico, e si avvicina ai fedeli. Si presenta come Padre Antonio, sacerdote, si presta a selfie e tra le mani ha bigliettini di un’associazione «Centro sociale giovanile onlus», con il proprio nome e del sito dell’associazione. 

Il sospetto dei carabinieri

I carabinieri, che conoscono il sacerdote del posto, decidono di fare degli accertamenti. E così scoprono che l’uomo è un falso prete e quel sito riportato sui bigliettini non esiste. 

AQUILA CHURCH
AFP PHOTO / ROBERTO SALOMONE (Photo by ROBERTO SALOMONE / AFP)

La giustificazione di “Padre Antonio”

Eppure, “Padre Antonio”, raggiunto al telefono è incredulo: «Io sono un prete, sono stato ordinato in Francia il 7 giugno di 41 anni fa, lo dimostrerò. E mi prodigo per i bisognosi, i poveri. I bambini delle case famiglia». È un fiume in piena: «Insegno in una scuola, chiamate pure e vi diranno chi sono e cosa faccio». 

“Posso dimostrare…..”

“Padre Antonio”, 65 anni e napoletano, vuole parlare, ma anche consultarsi con i suoi avvocati. E dopo aver raccontato che «ho partecipato alla processione da diacono e posso dimostrare il mio impegno per l’associazione», si dilunga anche sulle sue vicissitudini familiari: «Sono stato abbandonato da piccolo da mio padre e mia madre neanche l’ho più vista. Mi stanno trattando come se fossi un pericoloso malavitoso. Mi hanno sequestrato anche le immagini sacre che avevo in auto» (Corriere del Mezzogiorno, 16 maggio).

Falso prete anche su Twitter

Classe ’56, pregiudicato per truffa, per associazione per delinquere e per furto, del falso prete si trovano tracce su Internet come scrittore e come sociologo religioso. Come fondatore dell’associazione “Centro sociale giovanile onlus”, con base nel Napoletano e conto corrente dedicato su cui raccogliere le offerte come filosofo e sociologo. 

Ma anche come prete: su Twitter, con ad una foto che lo ritrae insieme a un gruppo di ragazzini, pubblicava come “padre Antonio” e così firmava anche i post (FanPage, 16 maggio).

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