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Perché ho esortato i miei vicini a sposarsi secondo la Chiesa

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Nothing Ahead | Pexels

Theresa Civantos Barber - pubblicato il 17/05/22

Spero che si offrano il dono del sacramento e le grazie e le benedizioni per tutta la vita che comporta

Giorni fa ho avuto una breve conversazione con un’amica del quartiere a cui non smetto di pensare. Mi ha fatto riflettere su cosa significhi per me il sacramento del matrimonio.

Stavamo chiacchierando al parco mentre i nostri figli correvano e il cane abbaiava.

La conversazione è andata a parare sulla nostra vita prima di avere dei figli, e lei mi ha chiesto dove vivevamo io e mio marito prima di sposarci. Ho detto che avevamo vissuto in luoghi diversi l’uno dall’altra. “Non avete convissuto?!”, ha chiesto lei sconcertata.

Nel mondo di oggi, aspettare fino al matrimonio è una bomba comunicativa, e quindi ho cercato di mettere la cosa in prospettiva.

“No… Siamo cattolici, e quindi non vivevamo insieme”, ho detto.

“Anch’io sono cattolica”, ha risposto lei, ancor più confusa. “O almeno lo sono i miei genitori. Sono devoti a Nostra Signora di Guadalupe. E allora vuol dire che tu non sei andata a vivere con tuo marito fino a che lui non ti ha chiesto di sposarlo?”

“No”, ho detto, “fino al matrimonio. Fino a dopo le nozze”.

“Ah”.

È rimasta in silenzio per un momento, pensando a questa informazione che aveva chiaramente trovato sorprendente.

“Quindi tu e tuo marito vi siete sposati in una chiesa? Noi non lo abbiamo mai fatto, e sinceramente vorrei averlo fatto”.

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Questa era una novità. In generale, cerco di evitare di dare consigli non richiesti, ma lei ha detto che voleva che si sposassero per la Chiesa, e nella nostra conversazione mi ha dato l’impressione che non avesse molte persone nella vita che la incoraggiavano a farlo, e quindi non ho potuto fare a meno di dire con un sorriso: “Dovresti farlo, davvero!”

“Sì, lo penso anch’io”, ha detto, “ma fare un gran matrimonio in chiesa è molto caro”.

“No, non è necessario organizzare un grande matrimonio”, ho spiegato. “Può essere semplice, solo le vostre famiglie. Non dev’essere una cosa in grande. Ma dovresti farlo. Se vuoi, posso metterti in contatto con il sacerdote della chiesa alla fine della strada”.

“Ma a che serve fare un matrimonio in chiesa senza poi organizzare una grande festa?”, mi ha chiesto.

Era quasi ora di andare a casa, e i miei figli si stavano stancando. Ho avuto solo un minuto per risponderle.

Ho fatto una pausa per un momento per pensare. Come potevo iniziare a spiegare tutti i modi in cui il loro rapporto avrebbe beneficiato del sacramento del matrimonio? Come descrivere rapidamente perché doveva stringere un patto sacro con il padre dei suoi figli e le grazie infinite che il sacramento avrebbe portato a entrambi?

Ecco cosa mi sono ritrovata a dire…

“Non si tratta della festa. La festa non conta. Quando ci si sposa per la Chiesa, le cose cambiano. Sai che ogni matrimonio attraversa momenti difficili? Beh, quando ti sposi per la Chiesa ricevi tanta grazia di Dio che ti aiuta davvero a superare i momenti difficili. L’ho verificato personalmente, nel mio matrimonio stesso”.

Mi sono fermata, non volendo esagerare, ma lei sembrava interessata.

“Ne parlerò con mio marito”.

Non l’ho rivista al parco da quella conversazione, e quindi non so cosa decideranno di fare lei e suo marito, ma spero che decidano di sposarsi per la Chiesa.

Spero che si concedano il dono di questo sacramento e le grazie e le benedizioni per la vita che apporta. Ho visto personalmente quanto queste grazie possano essere significative.

Se state leggendo questo articolo e state cercando di decidere se sposarvi in chiesa, spero che vi facciate questo dono anche voi.

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