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Denzel Washington rivela un altro dettaglio sullo schiaffo di Will Smith

DENZEL WASHINGTON

ANGELA WEISS | AFP

Dolors Massot - pubblicato il 11/05/22

La notte degli Oscar ha fatto sì che si parlasse del diavolo. La chiave era nel consiglio che ha dato Denzel Washington a Will Smith, ma entrambi hanno fatto anche qualcos'altro, che molti hanno trascurato

Non è stato solo Denzel Washington ad accorrere in aiuto di Will Smith la famosa e potremmo dire storica notte degli Oscar, perché lo ha fatto anche l’attore e regista Tyler Perry. Entrambi hanno empatizzato subito con Smith, gli si sono avvicinati e hanno provato ad aiutarlo nel suo accesso d’ira.

Washington ha spiegato che la prima cosa che ha trasmesso a Smith – che poco dopo avrebbe ricevuto l’Oscar come Miglior Attore per Una famiglia vincente – è stata un’idea perché questi reagisse e si rendesse conto che lo schiaffo che aveva appena dato a Chris Rock nel pieno della cerimonia era sbagliato.

“Nel momento in cui sei all’apice fai attenzione, è allora che il diavolo viene a cercarti”, gli ha detto.

È un consiglio che in realtà parte dal Curato d’Ars, San Giovanni Maria Vianney, che aveva molta

esperienza su come agisce il demonio sulle persone, avendolo sperimentato anche sulla propria carne.

Eravamo rimasti lì con il racconto della storia dello schiaffo forse più famoso della storia del cinema dopo quello di Gilda.

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Ora si parla dell’espulsione di Will Smith dall’Academy, del suo viaggio in India come “disconnessione”, di Jada Pinkett e del problema dell’alopecia, di dipendenze passate…

La lezione di umanità di Denzel Washington, però, non si ferma qui. Lo ha spiegato a Deadline, mezzo di comunicazione di Hollywood, dicendo che quella notte hanno pregato e che anche Tyler Perry è stato di aiuto. “Fortunatamente c’erano delle persone lì, non solo io, anche altri. Tyler Perry è venuto subito con me”, ha riferito.

Quando gli è stato chiesto cos’hanno fatto concretamente con Will Smith, l’attore ha risposto: “Delle preghiere. Non voglio dire di cosa abbiamo parlato, ma chiunque di noi può trovarsi in questa situazione”.

Washington ha affrontato il momento di crisi nel modo più saggio, ovvero ricorrendo a Dio quando si sa che umanamente non si può fare di più. Per far fronte all’accesso d’ira di Will Smith, che si era lasciato sopraffare dalla tentazione dell’odio e della violenza, si poteva solo confidare in Dio per recuperare la pace. Washington lo ha fatto non con superiorità, ma accompagnando il suo amico: “Chi siamo noi per condannare?”, ha detto a Deadline.

“L’unica soluzione è stata la preghiera”

E ha aggiunto: “Non conosco tutti i dettagli di questa situazione, ma so che l’unica soluzione è stata la preghiera”.

La preghiera ci allontana dal giudizio degli altri e ci mette accanto a quelli che, se non lo erano prima, ora sono ormai amici perché li stiamo amando.

Tra tante emozioni e tanta passione come quelle di questa notte degli Oscar, Washington e Tyler Perry hanno pregato con Will Smith. Bisogna dire che un comportamento del genere non si improvvisa. Tyler Perry è cristiano, e non ha paura di dirlo apertamente. Quando una persona la pensa così, è questo che viene fuori nei momenti di emergenza, quando sembra che non ci sia nemmeno il tempo per ragionare.

82nd Annual Academy Awards

Ora che è trascorso del tempo da quell’episodio, il primo consiglio per il futuro è fare attenzione alle insidie del diavolo, e il secondo è questo: quando vediamo il demonio in azione, dobbiamo pregare. La preghiera fa sì che quell’angelo intelligentissimo si allontani, perché non potrà mai vincerci se ci uniamo a Dio. La preghiera può fare molto.

Da Hollywood ci arriva quindi una lezione sull’importanza di pregare, e sul fatto che anche dalle cose peggiori (un atto di violenza) si può trarre il meglio.

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