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Vuoi capire qualcosa di te stesso? devi rivolgerti a Gesù

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Jacob Lund | Shutterstock

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 10/05/22

La luce che Gesù ci porta non solo serve a vedere noi stessi ma illumina anche il grande Mistero di Dio. Se vuoi capire qualcosa di te stesso devi rivolgerti a Gesù, se vuoi capire qualcosa di Dio devi ugualmente rivolgerti a Lui.

Vangelo mercoledì 11 maggio 2022

Gesù allora gridò a gran voce: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me».

(Giovanni 12,44-50)

Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.

L’immagine che usa Gesù nel Vangelo di oggi è di grande efficacia, infatti la luce in sé non si vede, è in un certo senso invisibile.

Tu vedi la luce solo quando incontra un oggetto perché lo illumina, lo rende visibile.

Gesù di se stesso dice di essere colui che rende davvero visibile le cose, la vita, noi stessi.

Chi si mette fuori dalla luce preferisce il buio, la mancanza di visione, la dittatura del proprio sentire.

È come chi vuole attraversare una stanza buia fidandosi solo della percezione che prova. La luce accesa ti permette di attraversare un luogo senza che le cose che sono in esso diventino un ostacolo, un impedimento, un inciampo.

E Gesù aggiunge che questa luce di cui è portatore ha una fonte inscindibile da Lui, cioè Suo Padre:

Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me.

Misteriosamente così la luce che Gesù ci porta non solo serve a vedere noi stessi ma illumina anche il grande Mistero di Dio.

Allora se vuoi capire qualcosa di te stesso devi rivolgerti a Gesù, se vuoi capire qualcosa di Dio devi ugualmente rivolgerti a Lui. È Gesù la chiave di lettura di tutto, ma non come il guru di una qualche setta, ma come la relazione con una persona che proprio mentre la ami ti restituisce il senso di tutto.

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