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Ecco come Charles de Foucauld pregava la Madonna 

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Marzena Wilkanowicz-Devoud - pubblicato il 10/05/22
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«Darò tutto a Maria, per Maria e in Maria», scriveva Charles de Foucauld. In ogni mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Vergine, egli la pregava con una intensità che colpisce: sperava sempre di poter rivivere, grazie a Maria, una nuova conversione spirituale.

Legato a Maria fin dalla morte della propria madre, quando aveva appena 6 anni, Charles de Foucauld diceva nelle sue meditazioni di Pasqua che bisognava mettersi sulle orme di Maria per godere della presenza del Cristo risorto. 

Ogni anno, quando il mese di maggio si avvicinava, egli sperava che quel tempo tradizionalmente dedicato alla Vergine gli avrebbe permesso di vivere una nuova conversione. L’attendeva con impazienza, tanto si sentiva miserabile agli occhi di Dio. Niente gli sembrava sufficiente per pregare Maria: invocazioni, lodi, rosari, atti di consacrazione… Scoprite le forme di devozione mariana praticate da Charles de Foucauld, specialmente nel mese di maggio. 

1Chiedere a Nostra Signora del Perpetuo Soccorso di essere portati da lei

Cosciente della sua povertà spirituale, il padre De Foucauld si è posto nel 1893 sotto la protezione di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso. Invocando incessantemente il suo nome, sperava di ottenere dal suo Figlio risorto il perdono di Dio per sé e per tutti gli uomini. Di fatto, a partire dal Natale 1893 (periodo in cui era spiritualmente perduto) si è messo a cercare istintivamente il suo aiuto, perché temeva le insidie del maligno. Invocando specialmente il Cuore di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso egli le chiedeva di portarlo fra le braccia, come aveva portato Gesù Bambino: 

Questa preghiera gli permetteva di guardare tutti gli eventi della sua vita come si svolgevano sotto lo sguardo di Maria. 

2Superare la solitudine con Nostra Signora del rosario

Nei suoi scritti spirituali, Charles de Foucauld ha affermato più di una volta che il Rosario era diventato la sua arma nella lotta contro il Male. Esso lo aiutava a superare la solitudine, talvolta difficile da sopportare. Grazie alla preghiera del Rosario egli si sentiva interiormente accompagnato da Dio. Il religioso amava in particolare i misteri gloriosi, che – diceva – lo riempivano di gioia. Recitandoli, Charles si immergeva nella contemplazione (rinforzata dalla bellezza del Sahara che lo circondava. Per questa ragione, il padre de Foucauld consigliava a tutti quanti erano tristi o scoraggiati di pregare i misteri gloriosi, per fare esperienza di una gioia confortante. 

Per convincerli, egli ha perfino rappresentato graficamente tutti i misteri del rosario. Al centro di una piccola scatola di cartone, ha tracciato un cuore sul quale si trova una croce sovrastante con la scritta “Jesus-Caritas”. Da questo cuore partono quindici raggi a simboleggiare quindici virtù, accompagnate da un piccolo commento. Ad esempio: 

    3Rendersi disponibili a Maria

    Charles de Foucault voleva essere completamente disponibile a Maria. Nei suoi appunti spirituali, raccolti in “Viaggiatore della notte”, egli lo precisa in tre atti: 

      4Fare atto di consacrazione a Maria

      La festa della Presentazione del Signore, che segna il termine del tempo di Natale, è stata occasione per il padre de Foucauld, di offrire la propria vita per le popolazioni del Sahara. Come egli stesso ha detto, questo dono sacrificale sarebbe stato vano senza l’intercessione di Maria. Egli voleva che fosse lei a guidarlo, che ella lo proteggesse da sé stesso, che gli infondesse la grazia di invocare instancabilmente il suo nome, perché potesse seguire «il profumo di Cristo». Nelle sue «considerazioni sulle feste dell’anno», il padre de Foucauld annotò gli incoraggiamenti della stessa Vergine Maria: 

      5Pregare con Catherine Labouré e cantare “C’est le mois de Marie”.

      Il culto mariano di de Foucauld era legato alla pietà popolare. Per questo amava recitare l’Angelus e la preghiera di santa Catherine Labouré: 

      Nel mese di maggio, amava citare le parole di una canzone francese ben nota: 

      [traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]