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“Il tuo progetto non mi convince, Signore!”

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Catholic Link - pubblicato il 09/05/22

5 riflessioni per quando il progetto di Dio non era quello che ci aspettavamo

di María Belén Andrada

Avrete sicuramente qualche ricordo di ritiri, ore di adorazione, preghiere di fronte al Santissimo, rosari, santini, sospiri e lacrime chiedendo a Dio di mostrarci quale sia la Sua volontà per la nostra vita.

Qual è il progetto di Dio? Come comprenderlo? Che avventura!

In quei momenti pensate che una volta che capirete chiaramente cosa vi chiede Dio la vostra vita acquisirà nuovi colori. Una nuova luce. Pienezza massima.

Se questo accade, gloria a Dio! Si può però verificare anche un altro caso. Che succede se ricevete abbastanza luce per comprendere cosa Egli vi stia chiedendo… ma non vi piace? O se aspettavate che vi rispondesse ma negli stessi termini dei vostri progetti?

Magari vi viene voglia di dirgli: “Senti, sono venuto a pregare, voglio essere buono, ma quello che mi mostri non mi attira. Hai un piano B? Un’altra opzione? Mostrami il menù, faccio io l’ordine!”

Su questo tema, ci sono tante storie quante anime, perché ogni anima è unica. Vorrei tuttavia condividere alcune riflessioni che potranno aiutarvi se vi trovate in un momento di questo tipo.

Amate il Dio delle cose più che le cose di Dio

A volte abbiamo un progetto che ci sembra positivo, nobile, che potrebbe anche aiutarci a servire meglio Dio, ma – e capita a tutti – corriamo il rischio di innamorarci più del progetto che di Chi ce lo propone. E allora, se Lui inizia a portarci da un’altra parte, ci frustriamo.

Vogliamo dire “Sì” a Dio e donarci completamente, ma alle nostre condizioni. A modo nostro. È il nostro scenario, che costruiamo con tanta pazienza (e molta immaginazione). È allora un buon momento per ricordare che quando diciamo al Signore che Lo seguiremo dobbiamo farlo andare avanti e seguire le Sue orme!

Accettatelo (davvero): può essere che il progetto di Dio non vi piacerà mai

Cosa? Sembra un’eresia! Ma è vero. Il “mi piace” è qualcosa di volatile, superficiale. Ci sono cose che “piacciono” ma finiscono per ostacolare, e molte altre che facciamo per scelta – senza cadere in un volontarismo meccanico –, con una totale convinzione di quello che “vogliamo”.

“Volere” qualcosa, “amare” qualcosa, “apprezzare” qualcosa… sono cose molto diverse. Anche se a livello sensibile qualcosa non ci piace, possiamo arrivare a volerlo, a sceglierlo. E poi a fare un passo e un salto ancora più alto, e ad amarlo.

Permettete che ve lo dica chiaramente: potete amare il progetto di Dio, anche se non vi piace. Se non mi credete, guardate Gesù: non “Gli andava” di morire sulla Croce, e ha chiesto al Padre di allontanare da Lui quel calice, ma allo stesso tempo lo ha scelto volontariamente. Lo ha accettato. Lo voleva. Lo amava.

E se vi è capitato di chiedere a Dio che il progetto “vi piaccia”?

Malgrado quanto detto, non è sbagliato desiderare che il progetto di Dio ci piaccia, e se da parte nostra possiamo fare poco o niente perché qualcosa inizi a piacerci, da parte Sua sì che si può fare qualcosa. Possiamo chiedere a Dio la Sua grazia per scoprire nel Suo invito una via che piaccia anche a noi.

Possiamo chiedergli di aiutarci a vedere quegli aspetti che si identificano con le nostre inclinazioni, chiedergli “Che mi piaccia quello che Ti piace!”, per imparare a godere di ciò che è gradito a Dio.

Dio è generoso. Anche se tutta la nostra realtà è diversa da quello che sognavamo, non mancheranno piccoli dettagli che Egli ci invia per strapparci un sorriso. Piccoli cenni divini per conquistare il nostro cuore.

Ricorrete alla Madonna e a San Giuseppe

La Madonna desiderava donarsi a Dio corpo e anima, ma poi Dio le ha spiegato in che modo si sarebbe concretizzata quella vocazione. In seguito si è accorta di nuovi dettagli del cammino che avrebbe dovuto percorrere, con l’anima attraversata dal dolore.

E San Giuseppe… quanta pazienza, quanta obbedienza, quanta docilità! I suoi progetti cambiavano continuamente. Dio lo invitava continuamente a correggere il tiro, andando in direzioni diverse da quelle che aveva immaginato.

Entrambi, anche se la loro vita è stata diversa da quella che pensavano in un primo momento, hanno però vissuto accanto a Gesù! Più vicini di chiunque altro, di qualsiasi altro santo.

Possiamo ricorrere a loro perché ci insegnino ad ascoltare, accogliere, accettare e amare il progetto divino più di qualsiasi progetto umano. E a farlo nostro. E a vedere così che in qualche modo anche noi stiamo vivendo sotto lo stesso tetto di Gesù.

Uno spoiler finale: il progetto di Dio è dinamico!

Si possono verificare situazioni diverse. Una è quella in cui si inizia un percorso che si capisce che Dio desidera per noi e in cui ci si sente a proprio agio. Il “Sì”, però, non si dà una volta per sempre! Si rinnova ogni giorno, perché col tempo Egli manifesta le varie implicazioni della Sua chiamata, gettando luce sugli angoli che non avevamo visto.

Alcune cose ci piaceranno, altre no, altre ci frustreranno, altre ancora ci faranno sorridere… come in ogni viaggio, ci sono viste diverse.

Può anche darsi che, vedendo che Dio voleva qualcosa di concreto, abbiamo scelto di dire “No, grazie” e siamo andati nella direzione opposta. Forse in qualche momento appare il rimorso, o almeno il dubbio: “Ho fatto bene?”, “Avrei potuto essere più felice se avessi fatto quella cosa?”, “Mi sono rovinato la vita”.

Trovate la pace

Abbiate pace: Dio non dirà “Non ti è piaciuto il mio progetto, allora resta senza niente!” Egli ci accetta ogni volta che torniamo a Lui. Ci rende nuovi. “Ricalcola” il percorso, ci propone nuovi orizzonti.

Può darsi anche che in qualche caso abbiate acconsentito all’invito di Dio e a tutto quello che vi proponeva, ma per situazioni esterne alla nostra volontà – salute, decisioni di altre persone, incidenti… – quel progetto che ci piaceva tanto si modifichi. E ancora una volta, si “ricalcola” il percorso.

In casi del genere, magari vi chiedete “Perché Dio lo ha permesso, se mi ha fatto una proposta e io ho detto di sì? Perché mi chiama, ma (per n motivi) non mi permette di seguirlo come credevo che mi chiedesse?” Posso dirvi solo di confidare nel fatto che Egli non si dimentica di voi. Anche se le cose non sono andate come pensavate, c’è un nuovo progetto che vi aspetta. Un nuovo sogno, che potete sognare insieme a Lui.

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.

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