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Il regime comunista cinese arresta 10 sacerdoti cattolici per indottrinarli a forza

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CHINA'S FLAG WITH BARBED WIRE

gopixa/Shutterstock

Francisco Vêneto - pubblicato il 07/05/22

Arrestare 10 sacerdoti solo perché sono tali cosa può essere se non persecuzione religiosa?

Solo nei primi 4 mesi del 2022, il regime comunista della Cina ha arrestato 10 sacerdoti cattolici della stessa diocesi per indottrinarli a forza nelle direttrici del partito.

Questi nuovi capitoli dell’infinita persecuzione anticristiana perpetrata dal regime comunista di Pechino con la mancanza di azione complice dell’ONU si sono verificati nella diocesi di Baoding, situata nella provincia di Hebei, a circa 150 chilometri da Pechino.

In base a denunce diffuse dall’agenzia AsiaNews, la diocesi viene perseguitata perché il suo clero rifiuta di far parte della cosiddetta Associazione Patriottica Cattolica Cinese, che di cattolico ha solo il nome: si tratta di un’entità creata dal Partito Comunista senza alcun legame con la Chiesa cattolica per cercare di mantenere fedeli e clero sotto controllo. I cattolici che non aderiscono a questa associazione-fantoccio vengono considerati clandestini, e quindi perseguitati.

I sacerdoti detenuti sono sottoposti a una tecnica nota come “guanzhi”, che unisce restrizioni alla mobilità e sessioni obbligatorie di indottrinamento comunista. La legge cinese concede alle autorità l’arbitrio di imporre questo tipo di detenzione per tre anni senza bisogno di alcuna giustificazione. In situazioni precedenti simili, alcuni sacerdoti sottoposti a “guanzhi” sono tornati gravemente malati, e altri sono morti.

I dieci sacerdoti cattolici attualmente detenuti dal regime comunista cinese sotto questa “modalità” di persecuzione sono i padri Chen Hechao, Ji Fu Hou, Maligang e Yang Guanglin, tutti da gennaio; p. Shang Mancang da aprile, e senza informazioni esatte sul mese di detenzione sono detenuti anche i padri Yang Jianwei, Zhang Chunguang, Zhang Zhenquan, Yin Shuangxi e Zhang Shouxin.

Secondo il portaleInfocatolica, il vescovo della diocesi di Baoding, monsignor Jaime Su Zhimin, ha trascorso più di 40 anni sottoposto ai lavori forzati durante il brutale regime di Mao Tse-Tung, ed è da circa 25 anni nelle mani della Polizia cinese. Il portale rende anche noto che i fedeli della diocesi stanno chiedendo preghiere per il vescovo e per p. Liu Honggeng, detenuto da sette anni.

Il regime comunista cinese nega di perpetrare persecuzione religiosa, ma arrestare 10 sacerdoti solo perché sono tali cosa può essere se non persecuzione religiosa?

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