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“Sei forte, mamma!” 6 storie di madri speciali (come tutte, in fondo)

MAMMA, FIGLIA, ABBRACCIO

Hrecheniuk Oleksii|Shutterstock

Paola Belletti - pubblicato il 06/05/22

Vogliamo festeggiare le mamme, ma esaltare le imprese eroiche di alcune non serve a sostenere la vera bellezza di tutte le mamme ordinarie; quelle cioè che tentano sinceramente di corrispondere alla propria chiamata. Le storie che abbiamo scelto infatti sono esempi di "eroismo per caso": mamme ordinarie che hanno risposto a chiamate straordinarie.

La mamma è sempre la mamma, nessuno è come lei. Sono tutte belle le mamme del mondo e solo per loro la nostra canzone vola, anche in versione trap.

La mamma è una presenza talmente fondante per ognuno di noi, in ogni parte del globo e in ogni scampolo della storia della nostra specie, che il rischio di picco glicemico per eccesso di dolcezza e retorica è sempre in agguato. Non si sa come dare ragione di tutta la sua mastodontica importanza (a volte invadenza?).

Lo diceva anche Papa Francesco, di non relegarci nelle poesie, di non dipingerci troppo belle e speciali giusto per lasciarci su qualche mobile a prendere polvere (che poi, chi la toglie di solito la polvere dalle superfici?).

E però di storie di mamme eccezionali, portate ad esserlo semplicemente per la chiamata ricevuta e non per il puntiglio di raggiungere obiettivi prefissati a tavolino, ce ne sono sempre tante. Colpiscono e commuovono, non mettono nemmeno troppa soggezione perché lo si sa prima: se sei madre, quell’amore radicale, a tratti selvaggio, ostinato e tenace, che ci sentiamo crescere dentro più velocemente della pancia in gravidanza, sai che in caso di necessità ti permetterà di affrontare tutto, tutto.

Di queste storie, di mamme che hanno compiuto imprese più visibilmente eroiche, ne abbiamo incontrate anche noi in For Her e per questa imminente Festa della mamma vogliamo offrirvene un piccolo, coloratissimo bouquet.

1Isabella: un tumore al 4°stadio sale a più di 6000 metri con la figlia

Ha voluto compiere con ciascuno dei suoi 5 figli un’impresa indimenticabile “per insegnargli che gioia e dolore fanno parte dell’esistenza che va vissuta con coraggio e speranza”.

La vita era già così, meritevole di gratitudine, piena di gioia e capace di esigere da noi prove dure. La malattia glielo ha solo reso più chiaro e urgente.

Brava, mamma Isabella, sei super!

2Hana: disinnescare bombe lasciate dall’Isis per salvare bambini

Hana Kihider è una madre di 3 figli, consapevole che in una caraffa, in un cellulare o in un joystick può essere nascosta una bomba. È yazida e vive a Sinjar, dal 2014 la violenza dell’Isis ha assalito il suo popolo con lo scopo preciso di sterminarlo; mine e trappole esplosive disseminate e nascoste in tutto il territorio sono il colpo di coda dello Stato Islamico che, sconfitto ufficialmente nel 2017, ha voluto lasciare la sua imponta di morte sui territori che aveva occupato. Come a dire: siamo ancora qui ad ammazzarvi.

Annalisa Teggi

3Una mamma e la figlia con sindrome di down si laureano lo stesso giorno

Loredana è una mamma presente, forte, sorridente. Si è iscritta con sua figlia all’università tre anni fa (Che coraggio!), stesso corso di laurea, e così le due intraprendenti studentesse hanno potuto studiare insieme con impegno e dedizione, aiutandosi e sostenendosi a vicenda. Loredana, responsabile dei servizi per Confartigianato, è da sempre attiva nel volontariato. La sua tesi, dal titolo “Critica della predestinazione sociale”, racconta il percorso scolastico della figlia, mostrandone difficoltà e strategie vincenti in barba ai tanti pregiudizi rispetto alle persone con sindrome di down, e non solo.

Silvia Lucchetti

4Fabrizia, mamma di Matteo ed Emmanuel, disabili, difficili, felici. Come lei

Fino a quel momento non avevo pensato a che bene prezioso era mio figlio, avevo pensato a me stessa. Prima pensavo: “Io ho un figlio malato” e non “mio figlio è malato”. Capisci? Cambia tantissimo mettere al centro il vero soggetto. Ho scoperto l’amore, ecco cosa è successo. Io non ero di quelle donne che hanno uno spiccato senso materno. Negli anni quel “lasciamelo!” l’ho detto a Dio molte altre volte, perché riconosci quanto è prezioso il tempo passato con un figlio fragile. 

Fabrizia, intervista di Annalisa Teggi

5Laura, essere donna, madre e felice anche con una disabilità

Laura ha trent’anni, un sorriso contagioso, un marito con cui è fidanzata da quando aveva dodici anni, un figlio, Ferdinando, un aspetto sempre curato e una sedia a rotelle. Cosa davvero poco cool e instagrammabile quest’ultima, ma vi assicuro che scorrendo il suo profilo, nelle foto che la ritraggono in dolce attesa con un abito di pizzo o in jeans attillati, maglia e rossetto scuro mentre fa la mamma, è davvero un dettaglio che non stona.

Giovanna Binci

6Eseosa e la casa per Dio in Nigeria dove accoglie i bambini abbandonati

E’ tornata nella sua Nigeria, lacerata da guerre e corruzione, e sta mettendo in piedi una «Casa per Dio» dove accoglie e dà un futuro ai bambini abbandonati. Ecco la sua intervista in cui, alle mie insistenti domande su come pensa, progetta e porta avanti questa missione, lei ha sempre risposto: «la fede prima di tutto».

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