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E’ “guerra” tra i Patriarcati ortodossi: Bartolomeo I attacca Kirill sull’Ucraina

PATRIARCH KIRILL AND PATRIARCH BARTHOLOMEW

Sono lontani i tempi del dialoghi tra i due Patriarchi rotodossi.

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 02/05/22
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“E’ impossibile ascoltare un sermone in cui si definisce questa guerra come ‘sacra’. È qualcosa di molto triste", afferma Bartolomeo I

Lo guerra tra Ucraina e Russia per la prima volta “coinvolge” i Patriarcati ortodossi: quello ecumenico di Costantinopoli, con Bartolomeo I sferra un duro attacco contro il Patriarcato di Mosca con a capo Kirill, accusato di «benedire» Vladimir Putin nell’invasione dell’Ucraina. 

“Ci provoca dolore e pena”

«Di fronte alla morte di persone innocenti, ai bombardamenti sui civili, alla distruzione di intere città, di fronte a questa tragedia umana, è impossibile ascoltare un sermone in cui si definisce questa guerra come ‘sacra’. È qualcosa di molto triste. Ci provoca profondo dolore e pena. Ma fa molto più male agli ucraini. Perché non puoi proclamare di essere fratello di un altro popolo e benedire la guerra che il tuo stato sta combattendo». 

Così il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, in un’intervista rilasciata al giornale cipriota “Kathimerini of Cyprus” commenta l’atteggiamento del Patriarca di Mosca, Kyril, nella guerra russo-ucraina. 

Le assurde stragi di bambini e giovani

Il Patriarca di Costantinopoli si dice preoccupato per l’evoluzione che sta prendendo il conflitto. «I giovani muoiono in una guerra assurda. I civili, compresi i bambini piccoli, stanno morendo. L’intero paese è raso al suolo». 

“Contrasta nettamente con gli insegnamenti del Signore”

«Dobbiamo capire che la guerra, l’uccisione di una persona da parte di un vicino, di un fratello da parte di un fratello - afferma Bartolomeo I - è l’impronta più ripugnante e inaccettabile di una situazione distruttiva e in declino, in cui, purtroppo, è caduta l’umanità. Una realtà che contrasta nettamente con gli insegnamenti di nostro Signore». 

“Responsabile dello spargimento di sangue”

L’affondo del Patriarca di Costantinopoli contro quello di Mosca Kirill, pur senza mai citarla, prosegue con toni durissimi. «Questa guerra come ogni guerra, ogni conflitto, ogni azione che lede la pace e lede il rispetto per la persona umana, che è immagine di Dio stesso, è la sconfitta dell’umanità. E chi preferisce la guerra al dialogo, lo spargimento di sangue alla diplomazia, può esserne direttamente responsabile. Tutti pertanto dobbiamo condannare fermamente tali atteggiamenti e scelte al fine di tutelare la pace, la libertà e il rispetto delle persone» (Agensir, 2 maggio).

Patriarcha Cyryl