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Papa Francesco e il suo passato da studente – Critiche indigene al viaggio in Canada – & altro…

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Antoine Mekary | ALETEIA

i.Media per Aleteia - pubblicato il 26/04/22

Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

Martedì, 26 aprile 2022

1. Papa Francesco parla del suo passato da studente

2.Un leader indigeno critica la preparazione del viaggio di Papa Francesco in Canada

3. Il cardinale spagnolo Omella afferma che le vittime di abusi sono la priorità

4. Nello Zambia, le suore cattoliche offrono formazione alle giovani donne per aiutarle a sfuggire alla povertà

5. Nell’anniversario della liberazione dell’Italia, ricordando un sacerdote che ha dato la vita per la libertà

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1. Papa Francesco parla del suo passato da studente

“Penso di aver avuto la psicologia di uno studente normale: studiavo troppo poco, camminavo troppo, andavo a troppi eventi”, ha detto Papa Francesco a un gruppo di studenti dell’Irlanda del Nord che lo hanno incontrato lunedì 25 aprile. In gioventù, il Pontefice ha studiato Chimica prima di scoprire la vocazione sacerdotale. Come parte dei suoi studi, lavorava ogni mattina in un laboratorio, il che gli imponeva un ritmo di vita piuttosto rigido. Uno dei suoi rimorsi, ha detto agli studenti della Queen’s University di Belfast, è quello di essere stato costretto a studiare senza una “comunità di amici”, un errore che a suo avviso potrebbe essere stato la causa della sua mancanza di motivazione. Il consiglio finale del Papa agli studenti? Fare scherzi e avere senso dell’umorismo, ma “sempre con una mente lucida, un cuore puro”.

Katholisch.de, tedesco 

2.Un leader indigeno critica la preparazione del viaggio di Papa Francesco in Canada

Si pensa che Papa Francesco si recherà in Canada alla fine di luglio per una visita che secondo la stampa locale dovrebbe portarlo a Quebec City, Edmonton e Iqaluit, capitale del territorio Inuit di Nunavut. La Santa Sede non ha ancora fornito alcuna conferma ufficiale. L’organizzazione di questa visita papale sta provocando qualche delusione tra i rappresentanti delle “Prime Nazioni”, che lamentano di non essere stati coinvolti nella sua preparazione. Gérald Antoine, Capo Regionale dell’Assemblea delle Prime Nazioni per i Territori di Nord-Ovest, crede che il Vaticano e i vescovi canadesi abbiano compiuto “un passo falso” non tenendo conto delle aspettative della “famiglia” indigena. La Conferenza Episcopale Canadese ha promesso di coinvolgere maggiormente le organizzazioni indigene, e ha ricordato che il Papa aveva chiesto ai vescovi canadesi di lavorare con loro su un “percorso rinnovato e fecondo, in cui incontri e progetti condivisi saranno di grande aiuto”.

CBC, inglese

3. Il cardinale spagnolo Omella afferma che le vittime di abusi sono la priorità

Il presidente della Conferenza Episcopale Spagnola e arcivescovo di Barcellona, il cardinale Juan José Omella, ha affermato davanti a tutti i vescovi del Paese che “le vittime di abusi sono la nostra priorità assoluta”. Il porporato lo ha dichiarato nel corso dell’assemblea plenaria della Conferenza Episcopale, la prima dalla decisione di incaricare uno studio legale indipendente per indagare sui casi di abusi nella Chiesa spagnola. Il cardinale Omella ha espresso il suo “profondo dolore per i crimini commessi dai nostri frtatelli”, e ha chiesto di lavorare a stretto contatto con le autorità per far emergere la verità. Il porporato spagnolo ha anche sottolineato che la Chiesa ha fatto “molta strada” nella lotta agli abusi e che questo fenomeno viene ora trattato con più “trasparenza, rigore tecnico e coerenza legale”.

Vida Nueva Digital, spagnolo

4. Nello Zambia, le suore cattoliche offrono formazione alle giovani donne per aiutarle a sfuggire alla povertà

A Chawama, una delle più grandi baraccopoli della capitale dello Zambia, Lusaka, le Suore Missionarie della Sacra Famiglia offrono formazione alle giovani donne per aiutarle a costruirsi un futuro migliore. Nella loro casa “Cheshire Divine Providence”, le religiose cattoliche, presenti in Africa fin dal XVIII secolo, hanno creato una scuola per la formazione all’artigianato, una scuola di informatica e istituti di istruzione primaria e secondaria. La scuola di formazione all’artigianato ha più di 100 studentesse all’anno, e si concentra sull’insegnamento di attività come taglio, cucito e ricamo. La maggior parte delle allieve finisce per lavorare in ristoranti, negozi di cucito, hotel e altre sistemazioni alberghiere, o avvia una propria attività. “Non vedo l’ora di dar vita al mio sogno e di uscire dalla povertà”, ha affermato una studentessa, che vuole diventare stilista.

Development and Cooperation, inglese

5. Nell’anniversario della liberazione dell’Italia, ricordando un sacerdote che ha dato la vita per la libertà

In Italia, il 25 aprile è la festa della Liberazione. È in quella data che nel 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale, il gruppo principale della Resistenza italiana, ha esortato a una sollevazione nazionale contro i fascisti e i Tedeschi. Alla luce di questo, per l’editore di Crux John Allen è importante ricordare la figura di padre Giuseppe Morosini. Offrendo inizialmente consigli spirituali, il sacerdote vincenziano si coinvolse sempre più nella Resistenza, finendo per aiutare a fornire armi, informazioni e altre forniture. A un certo punto, nel 1944, un funzionario dell’esercito tedesco pentito per l’occupazione trasmise perfino una serie di progetti segreti a Morosini, che li inoltrò ai partigiani, le forze di resistenza alleate. Il presbitero venne denunciato da una talpa della Gestapo, arrestato, torturato e condannato a morte. L’esercito tedesco ordinò che padre Morosini venisse giustiziato da un plotone di soldati italiani, ma di questi 10 su 12 spararono in aria, e quindi un ufficiale tedesco dovette dargli il colpo di grazia. Un sopravvissuto che lo aveva conosciuto in prigione affermò che “benedisse il plotone d’esecuzione mentre gridava ‘Signore, perdonali perché non sanno quello che fanno’, come Cristo sul Golgota”.

Crux, inglese

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