Un po' feticcio, un po' assistente quotidiano, lo smartphone ci accompagna nella vita contemporanea ogni giorno, dalla sveglia del mattino alla prima mail, dalle chiamate alle foto scattate, dal navigare sul web all’invio di messaggi, ormai con lo smartphone facciamo tutto. Secondo un recente studio, pare che in media passiamo al telefono circa 5/6 ore al giorno, e il principale problema di noi telefono-dipendenti è la batteria: se si esaurisce, e non abbiamo modo di ricaricarla, andiamo nel panico perché ci sentiamo catapultati fuori dal mondo. Nonostante i processori che oggi lavorano sull’efficienza energetica e l’intelligenza artificiale che monitora gli sprechi, è molto difficile che il nostro telefono sia ancora in “verde” la sera, dopo una giornata di utilizzo. Ecco allora qualche dritta per allungare la vita della nostra batteria.
1. La luminosità dello schermo
Un alto livello di luminosità dello schermo consuma batteria in eccesso. Sempre meglio usare l’auto-brightness, che ne regola automaticamente l’intensità. E ancora più intelligente è sfruttare quelle funzionalità che tarano la luminosità dello schermo in base al momento della giornata e limitano i toni del blu. Apple, per esempio, ha creato “NightShift”, mentre Android ha la “Luminosità adattiva”. Inoltre è utile intervenire sulla funzione “Timeout” o “Sleep” e settare il tempo per cui lo schermo rimane acceso una volta che abbiamo smesso di usarlo. Trenta secondi sono più che sufficienti.
2. Attenti alle app
Le app dei social sono quelle che consumano più batteria. Per monitorare ciò che più sta sfruttando energia ci sono ormai in quasi tutti gli smartphone degli strumenti nelle impostazioni. Negli iPhone, per esempio, è stata introdotta alla voce “Batteria” un controllo dei livelli di ricarica e delle attività giornaliere. Così come un conteggio delle ore con schermo attivo e schermo spento e l’utilizzo di batteria per ogni applicazione. Android invece ha installato la funzionalità “Batteria”, dove poter monitorare l’utilizzo delle varie app e delle componenti hardware. Android 9 ha la funzione “Batteria adattiva”, che regola automaticamente il consumo in base alle app che usiamo più frequentemente. App gratuite e giochi, inoltre, sprecano traffico dati ed energia. Spesso, infatti, per sopravvivere economicamente inseriscono banner pubblicitari animati, pop-up e brevi video che si è obbligati a guardare. E le batterie ne risentono. Per quanto riguarda invece i servizi di video streaming, va da sé: più filmati si guardano da smartphone, più si riduce la sopravvivenza della batteria.
3. Troppe notifiche
Le notifiche sul telefono ci ossessionano, eppure, vi assicuro, possiamo farne a meno e possiamo gestirle, perché non si tratta di un automatismo delle applicazioni. Dovremmo attivarle solo quando davvero utili, altrimenti sprecano batteria. Il sistema, infatti, per accorgersi di qualcosa di nuovo, rimane continuamente in funzione e consuma energia. Stessa cosa per la localizzazione (meglio decidere per quali app tenerla sempre attiva e per quali si può accendere manualmente) e per il controllo delle mail.
4. Dati cellulare e wifi
Meglio disattivare la Rete dati quando ci si attacca a un wifi e, viceversa, spegnere il collegamento al router se si naviga con rete cellulare. Soprattutto quando il segnale è distante e il cellulare è costretto a uno sforzo inutile nel cercare di prendere la linea. Spesso ci dimentichiamo acceso anche il Bluetooth: spegniamolo, brucia carica per niente.
5. Suoneria o vibrazione?
Se la vibrazione ci fa essere meno fastidiosi e invadenti nei posti pubblici e sembrare più educati, è anche vero che consuma più batteria della suoneria. La soluzione migliore è disattivare qualsiasi alert per le notifiche che non consideriamo importanti e tenere la suoneria molto bassa per le altre, per attivare la vibrazione proprio in situazioni indispensabili.
Ma sarà vero?
Sul tema batterie e preservazione batterie ci sono anche dei falsi miti. Per esempio, in molti perdono tempo a chiudere tutte le applicazioni aperte sullo smartphone, ma è un’operazione piuttosto inutile su questo fronte: un’app continua a lavorare in background anche se la facciamo sparire dal menu del multitasking. Non serve a niente neanche disabilitare gli assistenti virtuali come Siri. Come non è consigliabile far spegnere il telefono prima di ricaricarlo: meglio intervenire attaccandolo a un cavo quando il livello di carica raggiunge il 20/15 per cento.