Mercoledì, 20 aprile 2022
- La “guerra santa” del Cremlino contro l’Ucraina: come la Chiesa Ortodossa Russa ha offerto un sostegno ideologico all’invasione
- L’orrore della guerra in Ucraina in immagini
- L’America Latina sta diventando più secolare
- In Italia, un santuario alle vittime della II Guerra Mondiale diventa una casa per i rifugiati ucraini
- Un noto cantante italiano si esibisce all’atto di apertura di un evento papale
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Il Financial Times analizza il sostegno offerto dal Patriarca di Mosca all’offensiva russa in Ucraina. Sorprendente da una prospettiva occidentale, questa convergenza di vedute tra la Chiesa Ortodossa Russa e il Cremlino è parte di una collaborazione che nel corso del tempo ha subìto un’accelerazione. “Dopo essere stata soppressa per decenni sotto il comunismo, la Chiesa ha stretto un curioso legame con i discendenti dei servizi sovietici di intelligence che ne erano i persecutori. In cambio è stata ben ricompensata, con privilegi per la gerarchia e la costruzione di migliaia di nuove chiese”, indica il quotidiano, menzionando in particolare l’inaugurazione, nel 2020, di una cattedrale delle forze armate russe. “Anche se non fa parte in modo formale, la Chiesa Ortodossa Russa è diventata de facto un pilastro del regime autocratico di Putin”, denuncia il quotidiano d’affari londinese. Il Patriarca di Mosca sta tuttavia perdendo la sua autorità sugli ortodossi ucraini rimasti sotto la sua giurisdizione: parte del suo stesso clero chiede che venga giudicato da un tribunale ecclesiastico per aver benedetto i massacri.
Financial Times, inglese
2. L’orrore della guerra in Ucraina in immagini
The New York Times presenta un rapporto fotografico scioccante sulla guerra in Ucraina. Le dozzine di immagini scattate dai fotografi del famoso quotidiano fanno immergere nell’orrore della guerra. Corpi distrutti dalle armi, case crollate, madri che piangono per i propri figli, centinaia di rifugiati, strade danneggiate, bare che si accumulano… Il quotidiano di New York rivela le macabre scene di un conflitto che va ormai avanti da quasi due mesi, e il reportage ricorda l’urgenza di un cessate il fuoco.
The New York Times, inglese
3. L’America Latina sta diventando più secolare
Il settimanale britannico The Economist offre un’istantanea del numero in diminuzione dei cattolici in America Latina. Anche se questa regione geografica ospita più di un terzo dei cattolici del mondo, la cifra sta diminuendo ormai da decenni: nel 1995, l’80% della popolazione latinoamericana si identificava come cattolico, mentre oggi la percentuale è scesa al 56%. Molti sono diventati cristiani evangelici, passati dal 3,5% della popolazione nel 1995 al 19% di oggi. The Economist sottolinea tuttavia che “un trend che colpisce ancor di più è quello delle ‘ningunas‘ (nessuna), a indicare le persone che non si identificano con alcuna religione. La percentuale è quadruplicata, arrivando al 16% dal 1995, ed è particolarmente alta tra i giovani e tra chi ha avuto accesso a un’istruzione superiore”. L’articolo sottolinea tuttavia che molte delle “ningunas” hanno ancora convinzioni spirituali di qualche tipo, e che le identità religiose sembrano diventare più fluide e miste, con le persone che assistono ad esempio a più di un tipo di servizio religioso.
The Economist, inglese