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La donna che convinse Papa Pio XII a consacrare il mondo a Maria

ALEXANDRINA DA COSTA;

salesians.org (modified)

Ricardo Sanches - pubblicato il 15/04/22

Alexandrina Maria da Costa convinse un Papa a consacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria

Questo è la storia di Alexandrina Maria da Costa, una donna portoghese che convinse un Papa a consacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria.

Alexandrina era nata a Balasar (Portogallo) il 30 marzo 1904. Ebbe un’infanzia felice, ma a 14 anni saltò da una finestra posta a 3 metri e mezzo da terra per fuggire da un uomo che stava cercando di abusare di lei. Rimase seriamente ferita, e da allora la sua mobilità fu ridotta. Anni dopo rimase completamente paralizzata.

Alexandrina trascorse 30 anni a letto. Voleva guarire, ma riconosceva che parte della sua vocazione era accettare la propria sofferenza.

Ogni venerdì, per quattro anni di seguito, rivisse i momenti della Passione. Malgrado il forte dolore e sfidando la sua mobilità ridotta, scivolava fuori dal letto e pregava per tre ore. Sperimentò la sofferenza della Passione di Cristo per 182 venerdì consecutivi.

Esperienze mistiche e la richiesta della consacrazione del mondo

Quando aveva circa 24 anni, Alexandrina iniziò ad avere esperienze mistiche. Sotto la sua guida del suo direttore spirituale, iniziò a scrivere tutto quello che Gesù le diceva.

Una delle richieste era la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria. Ci vollero sei anni perché questa richiesta si concretizzasse. L’edizione portoghese del sito web vaticano spiega:

“Nel 1936, su ordine di Gesù, chiese al Santo Padre, attraverso p. Pinho [suo direttore spirituale], la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria. Questa richiesta venne rinnovata varie volte fino al 1941, quando la Santa Sede interpellò tre volte l’arcivesovo di Braga su Alexandrina. Il 31 ottobre 1942, Pio XII consecrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria con un messaggio trasmesso da Fatima in portoghese. L’atto venne ripetuto a Roma nella basilica di San Pietro l’8 dicembre dello stesso anno, il 1942”.

Alexandrina seguì alla lettera il messaggio di Nostra Signora di Fatima, incoraggiando chiunque a fare penitenza, a recitare il Rosario, condurre una vita priva di peccati e ricevere l’Eucaristia.

L’Eucaristia e la profezia della sua morte

Per più di 13 anni, Alexandrina si nutrì esclusivamente dell’Eucaristia, dedicandosi al contempo con grande diligenza ai servizi spirituali della parrocchia a cui apparteneva.

Molte persone venivano anche da lontano per ascoltare i suoi consigli, e ci sono resoconti di numerose conversioni dopo aver parlato con lei.

Considerata da alcuni autori una delle più grandi mistiche moderne, la sua morte le venne rivelata prima del tempo, come riporta il sito web vaticano:

“Il 7 gennaio 1955 le venne preannunciato che sarebbe stato l’anno della sua morte. Il 12 ottobre chiese di ricevere l’Unzione dei Malati, e il 13, anniversario dell’ultima apparizione di Nostra Signora di Fatima, la sentirono dire ‘Sono felice perché sto per andare in cielo’. Alle 19.30 morì”.

Alexandrina è stata beatificata da Papa Giovanni Paolo II nel 2004, ed è diventata nota come la “piccola santa di Balasar”. In Portogallo, molti si riferiscono a lei anche come alla “quarta veggente di Fatima”.

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