Martedì, 12 aprile 2022
1. La tomba del Patriarca Giuseppe profanata nella West Bank
2. La Pasqua di Xi Jinping: un’altra repressione della Chiesa non ufficiale
3. Il sostegno ai genitori che si prendono cura dei propri figli
4. Il cattolicesimo aumenta nella Repubblica Ceca, afferma il cardinale Duka
5. Mentre gli animali riposano di notte, i giovani pastori del Lesotho frequentano scuole gestite dalle suore
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1. La tomba del Patriarca Giuseppe profanata nella West Bank
Nella West Bank, i Palestinesi hanno profanato la tomba del Patriarca Giuseppe, vicino a Nablus, riferisce la rivista Terre Sainte. Naftali Bennett, Primo Ministro israeliano, ha espresso su Twitter la propria tristezza per l’accaduto: “Hanno rotto la lapide sulla tomba e dato fuoco a parti dell’area – quando ho visto le fotografie sono rimasto scioccato”. La tomba di Giuseppe, uno dei dodici figli di Giacobbe, è situata in una zona controllata dall’Autorità Palestinese. I funzionari palestinesi hanno subito condannato l’atto di vandalismo, assicurando che la tomba sarebbe stata restaurata rapidamente. L’episodio si è verificato nel contesto di gravi tensioni tra Israeliani e Palestinesi. Una serie di attacchi terroristici in Israele ha già provocato la morte di 14 persone.
Terre Sainte, francese
2. La Pasqua di Xi Jinping: un’altra repressione della Chiesa non ufficiale
Il vescovo Shao Zhumin di Wenzhou è stato allontanato dalla sua diocesi dalle autorità cinesi il 7 aprile. Il presule fa parte della Chiesa in Cina riconosciuta dal Vaticano ma non da Pechino. Non è la prima volta che viene arrestato: nel novembre 2021 ha trascorso vari giorni in prigione senza alcun motivo valido. I fedeli della diocesi hanno riferito ad AsiaNews che erano preoccupati del fatto che il loro vescovo potesse essere stato rapito per impedirgli di celebrare la Settimana Santa. Wenzhou non è l’unica diocesi in cui l’ostilità di Pechino si fa sentire; è stata infatti colpita anche la diocesi di Xuanhua, e dieci chierici sono stati portati via con la forza. Il vescovo di quella diocesi, Zhao, è morto nel 2018 dopo essersi nascosto per un decennio per evitare problemi con le autorità. Si dice che un altro presule sia stato torturato per ottenere informazioni sul vescovo clandestino e sul luogo della sua sepoltura.
AsiaNews, inglese