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Il tuo bambino e la sua meravigliosa vita prima della nascita

UTERO, BAMBINO, FETO

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Paola Belletti - pubblicato il 11/04/22

La ricerca e la scienza prenatale ci permettono di addentrarci sempre più a fondo nella meraviglia dello sviluppo della vita, in quell'epoca nascosta, ma reale, che va dal concepimento alla nascita.

Sebbene la nostra memoria consapevole non ci permetta di attingere a ricordi veri e propri della vita in utero, le prove che quella delicata e stupefacente fase di formazione incida su tutta la nostra esistenza successiva sono sempre più consistenti. Per questo siamo chiamati ad usare ogni cura per il nostro fratello più piccolo, il nascituro.

Per questo, dunque, non può che scandalizzarci ancora più intensamente ogni intervento volto a sminuire, alterare se non addirittura spezzare intenzionalmente il legame tra il bambino in formazione e sua madre, suo padre, la sua famiglia.

Ancora una volta, l’esperienza umana più autentica ci aveva già instradato correttamente: ogni gesto, ogni scambio che intercorra tra madre e figlio fin dai primi istanti della vita in utero ha un senso e ottiene un effetto. Costituisce un unicum con tutto ciò che seguirà, come si trattasse della stessa storia, che passa da un capitolo scritto in codice a uno in lingua corrente.

1Lo sviluppo del bambino è dominato dal cervello

La vita inizia al concepimento. Il cercare di individuare qualsiasi altro momento nel continuum dello sviluppo si basa principalmente su espedienti emotivi, non scientifici. Una donna si rende conto di essere incinta nel momento in cui salta il ciclo mestruale, ovvero, a seconda della sua storia di mestruazioni, tra le 2 e le 4 settimane dopo il concepimento (4-6 settimane di gestazione). Molti sistemi importanti si sviluppano durante questo periodo. Una settimana dopo il concepimento, l’embrione si impianta nell’utero. Dopo l’impianto, si formano strati cellulari diversi in base ai gradienti chimici delle cellule che lo circondano. Il tubo neurale, che in seguito diventerà il cervello e il midollo spinale, si sigilla completamente tre settimane dopo il concepimento, un giorno dopo che il cuore inizia a battere.

(Dott.ssa Katrina Furth, Università di Boston)

Katrina Furth 

2Dal concepimento alla nascita : il viaggio della vita comincia subito

Grazie alle meraviglie umane della scienza e della tecnologia moderne, ora sappiamo, con incredibile dettaglio, il processo ordinato e magistrale che ha luogo man mano che un essere umano cresce nell’utero materno.

3Già dalla gravidanza il tuo bambino incide sulla vita di tutti

Il periodo che va dalla gravidanza fino ai tre anni è quello durante il quale i bambini sono più sensibili alle influenze ambientali. Quel periodo rappresenta le fondamenta della salute, del benessere, dell’apprendimento e della produttività dell’intera vita di una persona; e ha un impatto sulla salute e il benessere della generazione successiva.

(da Nurturing Care For Early Childhood Developement)

4Ti ascolto, mamma…

Una pioggia di suoni, filtrati dai tessuti materni e dal liquido amniotico, raggiugono il bimbo che ne può godere già pienamente dalla 22 settimana.

Non sono pochi i casi di bambini che, una volta nati e a distanza di tempo, ricordano perfettamente melodie o canzoni che avevano udito solo nella loro vita intrauterina.

In un certo senso anche il talento si inizia a coltivare fin da allora.

5L’esperienza di abbandono può avvenire già in utero

Che la sofferenza faccia parte della vita è talmente vero che può iniziare a toccarci già in epoca prenatale. Ciò che può affliggere particolarmente il bambino prima ancora che nasca è la perdita di contatto affettivo e psicologico che la madre intrattiene con lui. Se questo legame si interrompe, per gravi lutti o fatti traumatici che colpiscono la donna in gestazione, il figlio può percepirsi abbandonato dalla mamma, persino quando è custodito all’interno del suo corpo.

6Il sorprendente scambio di cellule tra madre e figlio

Che i figli siano parte di noi lo sentiamo da subito e lo viviamo per sempre, una volta che sono nati.

Ma c’è addirittura una conferma “cellulare” di questa esperienza umanamente tanto intensa. Si tratta del microchimerismo, fenomeno che descrive un vero e proprio scambio di cellule tra feto e mamma.

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