I Russi hanno perpetrato un omicidio di massa degli abitanti di Bucha: “I civili sono stati sottoposti a esecuzioni arbitrarie, alcuni con le mani legate dietro la schiena, e i corpi sono stati sparsi per le vie della città”. Foto terribili sono apparse sui media
“Sono stati cinque giorni, dieci, poi tredici. Stavo cercando mio marito. Un giorno la mia vicina mi ha detto di guardare nel seminterrato, perché dentro c’erano due corpi. Mi ha detto che mio marito poteva essere lì. Quando sono scesa, l’ho riconosciuto dalle scarpe e dai pantaloni. Il corpo era freddo. Aveva una ferita da pallottola alla testa. Il corpo era stato mutilato. Si può vedere che è stato torturato. L’ho sepolto a un metro di profondità perché i cani non lo mangiassero. Questo è tutto”. È la testimonianza di un’abitante di Bucha, in un video diffuso da TVN 24.
Come hanno scoperto i soldati ucraini, sono centinaia le tragedie di questo tipo che si sono verificate in questa città, situata a nord di Kiev.
“Nuova Srebrenica. La città ucraina di Bucha è stata nelle mani dei bastardi russi per varie settimane. I civili locali sono stati sottoposti a esecuzioni arbitrarie, alcuni con le mani legate dietro la schiena, i corpi sparsi per le vie della città”, ha reso noto il Ministero della Difesa.
Si è anche deciso di rendere pubblica la registrazione in cui si vedono i corpi dei civili gettati a terra.
ATTENZIONE: Il video contiene immagini che potrebbero ferire la vostra sensibilità!
Vicino alla chiesa di Sant’Andrea e di Tutti i Santi, è stata scoperta una fossa comune lunga 14 metri. Probabilmente vi sono stati sepolti circa 300 civili assassinati dai Russi. Ecco delle foto satellitari del luogo, realizzate il 31 marzo dall’impresa Maxar:
Secondo l’agenzia stampa polacca PAP, “lo scrittore e giornalista ucraino Stanisław Asiejew ha valutato che l’ubicazione dei corpi, uno di fronte a ogni edificio, suggerisce esecuzioni sistematiche di uomini di ogni casa. A suo avviso, i Russi hanno agito in questo modo anche in Cecenia”.