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Voleva suicidarsi, ma Dio le ha mandato il segno che sperava di ricevere

MEXICO

Leonel Guizar-Arquidiócesis Primada de México

Jaime Septién - pubblicato il 07/04/22

Dopo una dura lotta con se stessa, Rosa María aveva deciso di togliersi la vita. Stava per realizzare il suo proposito perché non aveva ricevuto “il segno da parte di Dio”, ma poi...

Quante volte capita che chiediamo un segno a Dio, ce lo dà e non sappiamo riconoscerlo? O non vogliamo sapere nulla di quello che avevamo chiesto con forza? Non è stato il caso di Rosa María, una donna dalle scarse risorse che vive nelle vicinanze della parrocchia del Preziosissimo Sangue di Cristo a Città del Messico.

La sua storia è stata raccontata da Vladimir Alcántara per il settimanaleDesde la Fe, dell’arcidiocesi primate del Messico. Tutto è iniziato nel 2013, quando Rosa María ha iniziato a soffrire per un processo avanzato di artrite reumatoide che complicava molto la vita a lei, al marito José Desiderio e alla figlia Sandra.

Allettata, dipendeva da loro per qualsiasi movimento. L’infiammazione alle articolazioni e il dolore non le permettevano di fare assolutamente nulla. Il 20 dicembre 2015 suo marito è morto, e Sandra, la figlia, ha dovuto sforzarsi al massimo per guadagnarsi da vivere in un contesto complicato come quello di Città del Messico.

I pensieri suicidi hanno iniziato a invadere Rosa María in modo ricorrente. Pensava che in quel modo avrebbe potuto alleviare sia il suo dolore che le difficoltà quotidiane che affrontava Sandra. Con la stessa insistenza, chiedeva però un segno per decidere di affrontare la vita come Dio voleva che fosse per lei.

Alla fine, dopo una dura lotta con se stessa, Rosa María aveva deciso di togliersi la vita. Stava per realizzare il suo proposito perché non aveva ricevuto “il segno da parte di Dio”. Guardandosi nella sua miseria, nel dolore e nella disperazione, all’improvviso ha sentito la voce di sua figlia che tornava a casa: “Mamma, sono incinta!”

I miracoli non arrivano da soli

Commossa per la notizia, Rosa María ha intuito che la possibilità di avere un nipote era qualcosa di grandioso: “Ho alzato il viso e ho detto a Dio: ‘Questo dev’essere il tuo segno, Signore. Non voglio nient’altro. Se lo desideri, concedimi solo di potermi muovere per andare al bagno. Non ti chiedo altro’”, ha commentato al giornalista di Desde la Fe.

Il giorno di Natale dell’anno successivo alla morte del marito è nato Andrés, il nipote. “Ma quel segno dell’amore di Dio non è arrivato da solo: Rosa María ha iniziato a recuperare la mobilità; a poco a poco ha potuto prendersi cura di sé e riprendere le sue attività in casa”.

In coincidenza con una recente visita pastorale del cardinale e arcivescovo primate di Città del Messico, Carlos Aguiar, alla parrocchia a cui appartiene Rosa María, il parroco del Preziosissimo Sangue di Cristo e il vescovo ausiliare hanno organizzato la visita del cardinale all’abitazione condivisa da madre, figlia e nipote nella colonia Gómez Farías.

Lì Rosa María ha raccontato nuovamente la sua storia e gli innumerevoli doni che Dio le ha concesso dal momento in cui la figlia le ha annunciato la sua gravidanza. Ha ripreso animo, è beneficiaria della Caritas e ha allestito un piccolo banco di snack davanti a casa sua, come registra il reportage fotografico che accompagna l’articolo di Desde la Fe.

“Oggi Dio mi ha mandato una nuova benedizione; il cardinale Carlos Aguiar è venuto a casa mia e ci ha dato la sua benedizione. Il Signore mi riempie di benedizioni, si ricorda sempre di me”. Quando Rosa María prova dolore e sente di non avere le forze per alzarsi dal letto, Andrés la consola: “Non essere triste”, le dice; “fammi un posticino. Ti riempirò d’amore”.

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