Mercoledì, 6 aprile 2022
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Vescovo italiano chiede un trattamento equo dei migranti al confine francese
Porre fine alle “ingiuste discriminazioni e condotte, che ricadono pesantemente su persone povere e indifese”, è quanto ha chiesto il vescovo di Ventimiglia-San Remo, Antonio Suetta, alle autorità francesi incaricate della gestione del confine con l’Italia. La diocesi di Ventimiglia-San Remo si trova a circa 10 chilometri dal confine francese. Il presule accusa le autorità del Paese vicino di far entrare i migranti ucraini negando invece l’accesso a quelli provenienti da altri Paesi, come quelli africani e asiatici, pur se in possesso del permesso di soggiorno. Il vescovo Suetta spiega che dal 2015 lo stesso destino è stato riservato a tutti gli altri rifugiati che fuggono da guerre violente come quella in Ucraina e che spesso desiderano riunirsi alle loro famiglie. Qualche tempo fa, due migranti che cercavano di attraversare l’autostrada al confine sono stati travolti da un camion. “Si tratta dell’ennesima disgrazia legata al fenomeno migratorio, e specificamente al tentativo di passare il confine italo-francese, impresa sempre difficile e complicata per la chiusura della frontiera e dei continui respingimenti da parte delle autorità francesi”, ha dichiarato il vescovo.
Avvenire, italiano