La guerra in Ucraina ha già danneggiato quasi 60 templi religiosi, secondo informazioni aggiornate al 28 marzo dal Ministero della Cultura del Paese. Più precisamente, sono almeno 59 gli edifici gravemente danneggiati o del tutto distrutti dagli attacchi russi in otto regioni dell'Ucraina dall'inizio dell'invasione, il 24 febbraio.
Il numero si riferisce principalmente a chiese ortodosse, ma include anche templi di altre tradizioni cristiane e sinagoghe, moschee ed edifici di formazione religiosa.
Il Ministero sta mappando la distruzione per “documentare crimini di guerra contro l'umanità e contro il patrimonio culturale commessi dall'esercito russo”.
I cittadini ucraini possono aiutare in questo compito riferendo di nuove distruzioni mediante un numero telefonico e un indirizzo e-mail diffusi dal Ministero. Le informazioni ricevute alimentano una mappa interattiva, disponibile per essere consultata.
La nota del Ministero della Cultura ucraino registra:
Le regioni ucraine più colpite dagli attacchi russi includono la capitale, Kiev, e Donetsk, Lugansk, Kharkiv, Chernihiv, Zhytomyr, Zaporizhia e Sumy. Particolare tristezza è stata provocata dalla devastazione di una chiesa di Volnovakha nota per ospitare un'icona molto popolare tra gli Ucraini, quella di Nostra Signora della Gioia dei Sofferenti.
La settimana scorsa, anche l'arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, aveva denunciato la distruzione di chiese e altri edifici religiosi nel Paese. Il numero diffuso dall'arcivescovo in quell'occasione arrivava a 44 casi.