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Don Gianni: ho battezzato Maria Elena nell’incubatrice con una siringa d’acqua santa

newborn baby

Di ESB Professional/Shutterstock

Silvia Lucchetti - pubblicato il 30/03/22

Don Gianni Mattia, cappellano d'ospedale, nel 2020 incontra Maria Elena che è appena nata ma è già in pericolo di vita. La battezza e la affida alla Madonna, proprio come fa tutta la sua famiglia. La bambina miracolosamente si salva

Su Maria con te ci viene raccontata la storia di una bambina, Maria Elena, e il servizio che un sacerdote, don Gianni Mattia, svolge come cappellano dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Don Gianni ha fondato l’associazione di clown-terapia “Cuore e mani aperte” formata da 500 volontari che in Salento offrono compagnia e intrattenimento ai piccoli ricoverati.

La vocazione di Don Gianni Mattia “nata” a Lourdes

Aveva solo 18 anni quando a Lourdes – durante un pellegrinaggio con l’Unitalsi – ha avvertito attraverso Maria la chiamata del Signore:

(…) Il Signore mi ha chiamato a sé e mi ha fatto sentire la vocazione in mezzo alle carrozzelle, indicandomi la strada e affidandomi questo particolare ministero del dolore accanto ai malati.

(Ibidem)

Don Gianni Mattia: “Portare il sorriso di Cristo ai malati”

E così da 25 anni è tra le corsie del nosocomio di Lecce a…

(…) portare il sorriso di Cristo ai malati, che sono l’ottavo sacramento, chiedendo sempre al Signore la forza per andare avanti in questa pastorale della sofferenza che mi ha assegnato.

(Maria con te)

Maria Elena appena nata e già in pericolo di vita

Il 30 gennaio del 2020 Maria Elena e don Gianni si sono incontrati per la prima volta. La piccola – appena venuta al mondo nell’ospedale di Galatina – a causa di un distacco di placenta subisce un’asfissia che rende necessario il trasporto nella terapia intensiva neonatale del Vito Fazzi di Lecce. Ci sono poche speranze di sopravvivenza.

Don Gianni Mattia battezza Maria Elena nell’incubatrice

Don Gianni viene immediatamente chiamato perché papà Tony ha espresso il desiderio che la figlioletta riceva il sacramento del Battesimo, la moglie è ancora ricoverata a Galatina. C’è poco tempo. I genitori di Maria Elena, credenti e devoti alla Madonna, scelgono di donare alla loro bambina il regalo più bello. E così don Gianni battezza la neonata che si trova dentro l’incubatrice: “è stato un momento emotivamente molto forte”, racconta.

(…) sono andato in reparto ho riempito una siringa con l’acqua santa e ho lasciato cadere alcune gocce sulla testolina della piccola, che era nell’incubatrice, e ho pronunciato la formula: “Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Succede a volte che i bambini riprendano forza e vigore, è la protezione del sacramento.

(Ibidem)

Maria Elena è fuori pericolo

Una siringa che invece di fisiologica o farmaci ha offerto acqua benedetta! Poi il sacerdote è entrato in cappella a pregare, a mettere la bambina sotto il Manto di Maria. Anche la famiglia non smette di chiedere la grazia, di supplicare senza sosta la Madonna.

Dopo un paio di giorni, continua don Gianni, una notizia meravigliosa:

(…) i genitori mi hanno detto di aver ricevuto una grazia perché la bambina si era ripresa e stava molto meglio.

(Maria con te)

Mamma Betty: “un miracolo”

Un miracolo, ripete mamma Betty con il cuore pieno ancora oggi di gratitudine:

Sono stati attimi tremendi, la nostra vita stava per andare in frantumi. Nostra figlia, nonostante le manovre di rianimazione praticate dai medici, non si riprendeva. La preghiera, il sacramento del Battesimo, l’affidamento fiducioso a Gesù Cristo nel santissimo Sacramento e alla Madonna, hanno aperto le porte della grazia e della speranza, che si è concretizzata in un miracolo.

(Maria con te)

Nel dolore affidarsi a Maria

Per questo la coppia ha deciso di anteporre Maria al nome Elena che avevano scelto in precedenza. Nel momento dello sconforto più totale e della disperazione questa mamma ha avuto fiducia nella Mamma, e ha sperimentato – seppur nella paura della morte – la pace.

“Il mio grazie ai medici e a Don Gianni Mattia”

Oggi la mia bambina è sana, vivace, gioiosa. La grazia di Dio si è manifesta anche attraverso i medici che si sono prodigati per aiutare Maria Elena. (…) Il mio grazie va poi a Don Gianni Mattia, che ci è stato vicino spiritualmente, ai nostri amici e familiari, a quanti ci sono stati vicini con la preghiera.

(Ibidem)

Don Gianni Mattia: recito ogni giorno il Rosario per chi incontro in ospedale

Don Gianni nel suo ministero in ospedale incontra ogni giorno la sofferenza, il mistero del dolore innocente. Cosa dire alle madri di bambini malati terminali? O a chi sta vedendo morire il proprio figlio? Il sacerdote incoraggia le madri che soffrono per i figli a volgere lo sguardo a Maria:

(…) ogni donna che ha perso un figlio e che vive lo strazio della malattia del suo bambino può avere consolazione imitando Maria (…) Recito ogni giorno il Rosario, ogni Ave Maria è dedicata a una persona che incontro in ospedale, è un modo per dire “Maria ti voglio bene, prenditi cura di quella sofferenza”.

(Maria con te)
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