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USA: Joe Biden propone un giudice a favore dell’aborto per la Corte Suprema

Juíza pró-aborto Ketanji Brown Jackson

Wikicago, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Francisco Vêneto - pubblicato il 25/03/22

Ketanji Brown Jackson ostenta una storia esplicita di difesa attiva dell'aborto

Il Presidente democratico degli Stati Uniti, Joe Biden, ha proposto un giudice favorevole all’aborto per la Corte Suprema del Paese, contraddicendo ancora una volta le sue affermazioni sul fatto di essere cattolico. Ha infatti indicato Ketanji Brown Jackson, giudice federale progressista nominata il 25 febbraio per sostituire Stephen G. Breyer, anche lui progressista e ora in pensione.

Ketanji Brown Jackson ha iniziato lunedì 21 marzo le audizioni al Senato per la conferma dell’incarico. Sia i senatori repubblicani che quelli democratici l’hanno interpellata sui temi legati all’aborto.

Legge sull’aborto alla berlina

Il giudice ha detto di ritenere che le sentenze giudiziarie Roe v. Wade (del 1973) e Planned Parenthood v. Casey’s (del 1992) configurino la base legale già stabilita alla Corte Suprema sul “diritto di interrompere una gravidanza”.

Attualmente, la Corte Suprema sta giudicando il caso Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization, che potrebbe invertire la sentenza Roe v. Wade, il caso che nel 1973 ha gettato le basi per la legalizzazione dell’aborto negli Stati Uniti, anche se era fondato su una farsa confessata anni dopo dalla stessa protagonista: la giovane Norma McCorvey, il cui pseudonimo era Jane Roe, aveva addotto un falso stupro come giustificazione per chiedere l’aborto.

Il caso attuale Dobbs riguarda la legislazione statale del Mississippi, che limita la maggior parte degli aborti dopo la 15ma settimana di gestazione. Se la Corte Suprema riconoscerà la costituzionalità di questa legge statale, la sentenza potrebbe invertire quella Roe v. Wade – che nel corso di questi quasi 50 anni ha portato allo sterminio intenzionale di 65 milioni di individui.

Audizioni

Nell’audizione del 22 marzo, il giudice pro-aborto Ketanji Brown Jackson ha dovuto rispondere al senatore repubblicano John Cornyn, del Texas, che le ha chiesto “perché i gruppi di denaro oscuro pro-aborto come Demand Justice e altri gruppi antireligiosi stanno spendendo milioni di dollari in una campagna pubblica” a suo sostegno. Demand Justice è un gruppo progressista che non divulga l’identità dei suoi finanziatori e promuove quella che definisce “riforma” ed “espansione” della Corte Suprema per indebolire la maggioranza conservatrice dei giudici.

Il senatore repubblicano Ted Cruz, anche lui del Texas, ha chiesto senza giri di parole a Ketanji Brown Jackson:

“Proteggerà i diritti delle persone, il diritto delle legislazioni statali di promulgare leggi che proteggano la vita innocente, la vita non nata, e impedire abomini come l’aborto per nascita parziale, o vedrà il suo lavoro come quella di una ‘superlegislatrice’, annullando tutti questi diritti?”

Storia pro-aborto

Il giudice presenta una storia esplicita di azione a favore dell’aborto. Oltre ad essere apertamente sostenuta da gruppi abortisti, ha appoggiato una legge del Massachusetts per impedire ai consulenti pro-vita di cercare di conversare in modo proattivo con le donne fuori dalle cliniche abortive, come denunciato dal gruppo pro-vita Susan B. Anthony List.

Ketanji Brown Jackson ha anche difeso gruppi pro-aborto come NARAL e Abortion Access Project of Massachusetts e ha lavorato con il giudice Breyer nel caso Stenberg v. Carhart, quando il magistrato ha ribaltato una legge del Nebraska che proibiva l’aborto per “nascita parziale”.

Reazioni pro-vita

Lila Rose, fondatrice della piattaforma pro-vita Live Action, ha messo in guardia sulla proposta di Ketanji Brown Jackson per la Corte Suprema:

“Dovremmo informarci di più sul suo attivismo a nome dell’industria dell’aborto e contro i diritti di libertà d’espressione degli Americani pro-vita in questa settimana. Per ora, ricordatevi di questo: non esiste un diritto all’aborto nella Costituzione. Al contrario, esiste un diritto all’uguaglianza di trattamento di tutti davanti alla legge. Dovrebbe essere il minimo che si chiede a un giudice della più alta corte della nostra Nazione”.

Anche gli organizzatori della Marcia per la Vita hanno denunciato pubblicamente la posizione esplicita di Ketanji Brown Jackson:

“La Marcia per la Vita si oppone alla nomina anticipata del Presidente Biden del giudice Ketanji Brown Jackson alla Corte Suprema degli Stati Uniti sulla base della sua storia di attivismo giudiziario. Sappiamo che sarà un voto sicuro per l’estrema sinistra e per l’agenda radicale abortista del Governo Biden. Esortiamo i membri del Senato a difendere le madri e i nascituri più vulnerabili della nostra Nazione, respingendo questa candidata estremista. Incoraggiamo la nomina di un giudice che onori la nostra Costituzione e il diritto alla vita”.

I Democratici vogliono concludere le audizioni e confermare Ketanji Brown Jackson prima dell’11 aprile.

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