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Il Papa telefona a casa del malato di cancro che non parla più. E lo consola

POPE FRANCIS

ANDREAS SOLARO | AFP

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 21/03/22

Dice la moglie di Antonio Alvigi, malato terminale: un miracolo non sarebbe la guarigione di mio marito, ma che i popoli e chi li guida smettessero di di farsi la guerra

«Pronto, sono Papa Francesco, come sta Antonio?»: è stata una telefonata inattesa e straordinaria nella sua semplicità quella ricevuta da Agnese moglie di Antonio Alvigi, 57 anni, malato terminale di cancro e ricoverato all’ospedale del Mare di Napoli. 

La telefonata 

Il pontefice aveva risposto a una lettera inviata da una suora, amica di famiglia, decidendo di chiamare e chiedere notizie sulla salute di Antonio. La telefonata di Papa Francesco, è arrivata, racconta il Mattino, sabato scorso quando Agnese era vicina al marito che non parla più a causa del cancro terminale al sistema nervoso. Ma che ha potuto ascoltare le parole di Bergoglio in viva voce (Leggo, 19 marzo).

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Il Papa in tante occasioni si è mostrato vicino ai malati di cancro.

Il miracolo non è la guarigione

La donna, che vive un momento difficilissimo, alla stampa ha rilasciato una dichiarazione particolarmente toccante: «Un miracolo sarebbe che i popoli e chi li guida smettessero di di farsi la guerra, distruggendo vite, sogni e famiglie perché nel mondo di morte e sofferenza ce n’è già abbastanza per tutti» (Napoli Today, 19 marzo).

La scoperta del tumore

La sua storia raccontata a Il Mattino è commovente: un tumore al cervello scoperto a marzo del 2020 in piena pandemia. Una vertigine, un’assenza e la corsa in ospedale al Cardarelli. Il sospetto di un ictus, poi di un angioma, le dimissioni e i controlli rimandati di qualche mese per evitare il rischio contagio. 

Lo stesso tumore di Toffa e Frizzi

Poi l’operazione al cervello a giugno di quell’anno all’Ospedale del Mare. La scoperta dell’aggressività del male, la chemio e la radioterapia. Il glioblastoma è un nemico difficile da battere e si è già portato via rocce come Nadia Toffae Fabrizio Frizzi. La signora Agnese si è rifugiata nella fede. Il desiderio di Antonio dopo aver scoperto la sua malattia e quando era ancora in grado di muoversi, parlare e camminare, era di andare a Roma in visita per incontrare il Pontefice.

NADIA TOFFA

La preghiera del Papa

Una piccola consolazione, dice la moglie di Antonio, «è che per fortuna mio marito non soffre e non ha bisogno di terapia del dolore. Io e mia figlia, la mia famiglia, affrontiamo questo momento di sofferenza portando nel cuore le parole di amore, affetto e amicizia di Papa Francesco», che si è congedato dalla telefonata «dicendo di pregare per lui». 

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