Abusi sessuali: negli ultimi tre anni la Chiesa italiana ha fatto importanti passi in avanti. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ne ha parlato nella relazione introduttiva del Consiglio Permanente della Cei.
Tre anni di nuove “linee guida”
«La Chiesa che è in Italia - ha detto Bassetti - continua a procedere con passi decisi e convinti nella tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Quello degli abusi è un fenomeno che interpella nel profondo ciascuno e che non permette di abbassare la guardia. Ma, a tre anni dall’emanazione delle rinnovate linee guida, incentrate sulla garanzia per le vittime, e dalla costituzione del Servizio nazionale, è possibile dire che la rotta è tracciata e ben salda».
La rete di Servizi in Diocesi
«Non solo vi è una rete di Servizi che tocca ogni Diocesi italiana - ha proseguito il presidente della Cei - ma con l’istituzione capillare di Centri di ascolto, diocesani e interdiocesani, sono stati resi disponibili luoghi dove – con persone formate e competenti in grado di accogliere, comprendere e confortare – viene esercitata l’accoglienza autentica delle vittime».
Cultura della “riparazione”
Sulla prevenzione degli abusi sessuali nel clero italiano, «grazie a una formazione sempre più diffusa, inoltre, è possibile parlare oggi di un aumento globale della consapevolezza in ogni membro della comunità ecclesiale, di una cultura rivolta sempre più alla riparazione che al nascondimento, di una tensione alla verità e alla giustizia che non lascia indietro nessuno».
Il cammino di discernimento
In tal senso, ha continuato Bassetti, «prosegue il cammino di discernimento e impegno per comprendere cosa è accaduto e perché, così da implementare ogni possibile attività di prevenzione e di tutela dei minori e delle persone vulnerabili all’interno della Chiesa».
Tutela per la vita umana, non per l’eutanasia
Il presiedente della Cei è tornato anche su un altro argomento caldo: la legge sulla eutanasia in Italia. «Sono da accogliere con sollievo - ha sentenziato - la sentenza e le motivazioni con cui la Corte Costituzionale ha respinto il quesito referendario sull’omicidio del consenziente. Mentre c’è da sperare che nel corso dell’iter parlamentare la proposta di legge sul fine vita riconosca nel massimo grado possibile il principio di “tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili”».
Trattare i malati con dignità
La Chiesa, ha concluso il cardinale Bassetti, conferma e rilancia «l’impegno di prossimità e di accompagnamento nei confronti di tutti i malati, invocando maggiore attenzione verso coloro che, in condizioni di fragilità o vulnerabilità, chiedono di essere trattati con dignità e accompagnati con rispetto e amore».