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“Sei stata fatta per questo”. La pubblicità che senza volerlo parla dell’essenza della donna

Catholic Link - pubblicato il 16/03/22

Tutte ci portiamo dentro, ineludibilmente, la capacità di essere madri

di Silvana Ramos

Devo ammettere che non mi aspettavo di trovare una pubblicità tanto semplice e al contempo tanto azzeccata, senza ambiguità e “inclusioni” forzate

“Sei stata fatta per questo”

Siamo state fatte per essere madri. Semplice. Il nostro corpo è progettato per ospitare la vita. E questa capacità non è accessoria, ma qualcosa che influisce su tutto il resto.

Non mi fraintendete. Non significa che tutte le donne debbano essere madri. Sarebbe folle pensarlo. La maternità è una capacità enorme che inonda tutto il nostro essere. Non si riduce solo alla questione biologica, perché quella biologia è unita al nostro spirito e alla nostra mente. La maternità è una capacità propria della donna.

È un dono immeritato di Dio che spesso passa inosservato, e in altri casi è incompreso o perfino rifiutato. Tutte ci portiamo dentro, ineludibilmente, la capacità di essere madri.

Essere madre non è semplice

La maternità, come tutto ciò che è prezioso, non è semplice. È un tesoro, e come ogni tesoro richiede tempo, sforzo nella ricerca e nella gioia della scoperta. La maternità è un tesoro enorme per la donna, ma lo è anche per tutta l’umanità.

È vero che essere madre si esprime concretamente nell’atto di avere un figlio, di diventare madre, di avere dentro di sé una vita che si nutre del nostro corpo e del nostro sangue. Una vita la cui intenzione suprema è stata quella di essere creata per amore.

Ma la maternità non si esaurisce qui. La vivremo tutti, che abbiamo figli o meno, ed è fondamentale viverla nella dimensione che ci spetta. Questa esperienza si collega direttamente al dispiegamento personale. Negarla porta grande sofferenza.

La maternità si vive anche se non si è madre

Quel genio femminile di cui parlava tanto San Giovanni Paolo II non è in alcun modo ridotto all’atto di essere madre (atto di per sé enorme). La maternità è ineludibilmente legata alla donna, all’essere donna.

Ha a che vedere con chi siamo noi donne e con l’intenzione con cui siamo state create. Influisce su come ci poniamo nei confronti del mondo, che siamo madri o meno. Ci permette di guardare l’umanità con un altro prisma e di collegarci ad essa in modo molto speciale. Un legame profondo, quasi viscerale.

Solo per il fatto di essere donne, abbiamo un modo di relazionarci con l’altro basato su una connessione intima con gli esseri umani. Notiamo i dettagli, il meglio dell’altro, quello che lo addolora, ciò di cui ha bisogno. E questo accade a tutte e in vari gradi.

Siamo sufficienti

Siamo diverse dall’uomo, a lui complementari, ma complete. Uomo e donna sono stati creati ciascuno con i propri doni e le proprie caratteristiche per camminare l’uno accanto all’altra.

La rottura e l’incomprensione di questa differenza sono dannose per tutti. Rendono difficile la vita. La necessità di uguaglianza e concorrenza (che a volte sembra una guerra) sminuisce tutti.

Uomo e donna sono qui insieme per nutrire il mondo in modi diversi. Per guidare insieme, ma in maniera differente. Non c’è bisogno di essere uguali, né di competere. Dobbiamo accettare la differenza e arricchirci in essa.

La maternità è ineludibile per la donna, che sia madre o meno.

Siamo state fatte per questo.

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.

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