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Sacerdote paramedico polacco al confine con l’Ucraina: “Ci sono molte lacrime qui; anche qualche sospiro di sollievo, ma preoccupazione costante”

Grupa Ratownicza Nadzieja Łomża

Grupa Ratownicza Nadzieja Łomża | Facebook

Aleteia - pubblicato il 09/03/22

“Questo è il treno che è venuto da Kiev. Ha viaggiato per 28 ore, con donne, anziani e bambini piccoli”, dice padre Radosław Kubeł, che insieme ad altri soccorritori serve i rifugiati al valico ferroviario di Przemyśl

P. Radosław, che oltre ad essere sacerdote è anche un paramedico, si è recato insieme ad altri cinque soccorritori al confine tra Polonia e Ucraina per creare un punto medico e servire il popolo ucraino in difficoltà.

“Questo è il treno che è venuto da Kiev. Ha viaggiato per 28 ore, con donne, anziani e bambini piccoli”, ha riferito in un filmato inviato alla sua parrocchia.

Un sorriso si mescola alla sofferenza

Il sacerdote, che aiuta anche i Vigili del Fuoco, e nel 2008 ha fondato un gruppo di aiuto, riporta la situazione attuale dal valico di frontiera ferroviario di Przemyśl.

“Ci sono molte lacrime qui; anche qualche sospiro di sollievo, ma preoccupazione costante per gli uomini che combattono”.

“Il treno da Odessa che è passato per Leopoli e ha raggiunto Przemyśl dopo 24 ore era pieno di bambini. I loro sorrisi sono mescolati alloro sofferenza… Mancano le parole”.

Il gruppo della speranza di p. Radosław si impegna per aiutare tutti coloro che si trovano in uno stato d’emergenza e rischiano la salute e la vita. Ha il suo equipaggiamento medico di emergenza specializzato e finora ha realizzato decine di migliaia di ore di lavoro e macinato più di 200.000 chilometri. Ora la sua missione è aiutare i rifugiati dall’Ucraina.

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