Vangelo di venerdì 4 marzo 2022
Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
(Matteo 9,14-15)
I discepoli di Giovanni chiedono a Gesù, nel vangelo di oggi, per quale motivo i suoi discepoli non digiunano. Gesù approfitta di questa domanda per convertire la loro visione religiosa:
Se si scambia la fede in una sorta di tecnica spirituale attraverso cui raggiungere qualche obbiettivo, allora hanno ragione i discepoli di Giovanni a domandare il motivo di una scelta simile.
Ma la fede non né una tecnica spirituale a cui bisogna restare fedeli, ma bensì una relazione viva e vera con Qualcuno, ed è proprio la presenza o l’assenza di questo Qualcuno a dettare le regole.
Ecco perché la pagina del vangelo di oggi ci interroga su una verità profonda: siamo in relazione con Gesù o la nostra fede è solo un manipolo di pratiche religiose? Scambiereste Gesù per un libro di preghiere?
Ma in realtà un libro di preghiere ha senso solo in rapporto a Gesù e non in se stesso. In questo senso la vita spirituale è praticare una relazione, non una tecnica. È rapporto, non magia.
#dalvangelodioggi