Gli occupanti hanno assassinato il religioso mentre usciva dal villaggio, e non hanno permesso di prenderne il corpo
Il 27 febbraio, nella regione di Kiev, i soldati russi hanno aperto il fuoco contro il cappellano della Chiesa Ortodossa d'Ucraina, Maksym Kozakyn.
Lo rende noto l'agenzia RISU, sulla scorta delle informazioni fornite dal teologo Andriy Smirnov su Facebook.
Da quell'anno era parroco della chiesa della Natività della Santissima Vergine Maria di Rozvazhiv, nel distretto di Ivano-Frankivsk nella regione di Kiev.
Il sacerdote è stato assassinato mentre usciva dal villaggio in automobile. Non è stato permesso di prenderne il corpo.
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