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L’ONU esorta i gruppi di fede a difendere l’ambiente

POLLUTION

chaiyapruek youprasert | Shutterstock

J.P. Mauro - pubblicato il 01/03/22

La serie di dialoghi che hanno luogo alle Nazioni Unite rappresenta la più grande discussione interreligiosa sull'ambiente della storia

Nel tentativo di limitare gli effetti devastanti dell’inquinamento da plastica nell’ambiente, un rappresentante senior delle Nazioni Unite ha esortato i gruppi di fede ad essere più coinvolti. L’argomento è stato affrontato durante una serie di sessioni di dialogo, noto come Faith and Earth Initiative. Il dialogo si svolge in occasione del 50° anniversario del Programma Ambientale degli Stati Uniti (United Nations Environmental Program, UNEP).

L’UNEP

Secondo la homepage della Faith for the Earth Initiative, si stima che le pratiche dell’80% della popolazione mondiale siano guidate dai valori religiosi. Tenendo questo a mente, l’ONU sta incoraggiando tutti i rappresentanti religiosi di ogni credo a coinvolgersi negli sforzi ambientali. L’iniziativa è nata nel 2008, con questa missione dichiarata:

“Incoraggiare, potenziare e impegnare le organizzazioni basate sulla fede come partner, a tutti i livelli, per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e realizzare l’Agenda 2030”.

L’UNEP sottolinea la mostruosa quantità di plastica che viene gettata via in tutto il mondo. Si stima che ogni anno 5 trilioni di buste di plastica usa e getta vengano utilizzate e gettate via. Per quanto riguarda le bottiglie di plastica, ogni minuto ne vengono acquistate 5 milioni. Considerando il numero di minuti in un anno, la quantità diventa sconcertante.

The Tablet riferisce che queste sessioni dell’UNEP rappresentano la più ampia discussione interreligiosa sul ruolo della religione nella difesa dell’ambiente nella storia. Ha attirato 180 partecipanti di 94 gruppi basati sulla fede di tutto il mondo.

Laudato Si’

Il cardinale Peter Turkson, ex prefetto del dicastero vaticano per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale, ha indicato che buona parte degli obiettivi dell’iniziativa è conforme all’enciclica del 2015 sull’ambiente di Papa Francesco Laudato Si’.

“(Papa Francesco) mi ha chiesto di rivolgere un appello urgente per un nuovo dialogo su come modelliamo il nostro pianeta”, ha affermato. “È quello che stiamo facendo. Il dicastero ha deciso di portare la Laudato Si’ ad applicazioni concrete e abbiamo formulato (…) la Piattaforma Laudato Si’”, per incoraggiare la connessione tra tutti i popoli del mondo.

Il presule ha suggerito che i cattolici evitino la plastica usa e getta o il consumo di carne e che utilizzino i mezzi di trasporto pubblici quando possibile, e ha ribadito che anche la Scrittura esorta a proteggere la Terra.

Le sessioni dell’UNEP proseguiranno fino al 5 marzo, continuando a discutere il modo in cui i gruppi di fede possono avere un impatto positivo sul movimento ambientale.

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