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Come funzionano i vaccini a mRNA

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Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 22/02/22
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Quali sono le caratteristiche del vaccino a mRNA?

di Alberto Giovanni Ugazio

La vaccinazione rappresenta da tempo la misura di medicina preventiva più efficace e più sicura contro le malattie infettive. I nuovi vaccini contro il Coronavirus SARS- CoV-2, che si basano su tecnologie totalmente innovative, sono il frutto di una ricerca senza precedenti nella storia dell’uomo. In meno di due anni sono stati identificati, sperimentati e utilizzati vaccini che hanno permesso di controllare la peggiore pandemia degli ultimi secoli e salvare in un solo anno molti milioni di vite.

I vaccini agiscono introducendo nel nostro corpo una sostanza che viene riconosciuta come estranea dal sistema immunitario - così come estranei sono i virus, i batteri e i vaccini - per cui il sistema si attiva e produce armi specifiche contro di essi, cioè gli anticorpi e le cellule linfocitarie della memoria. Grazie alla memoria immunologica si è capaci di ricordare l’incontro con il vaccino anche dopo molto tempo ed essere protetti contro eventuali reinfezioni, o contro una prima infezione di un virus simile a quello che il vaccino ci ha insegnato a combattere.

Il vaccino contro il nuovo Coronavirus

Sviluppare un vaccino normalmente richiede molti anni di lavoro, ma la pandemia da SARS-CoV-2 ha spinto il mondo scientifico e le case farmaceutiche a una collaborazione mai vista prima, che, insieme a enormi investimenti economici, ha permesso di ottenere un vaccino sicuro, efficace e disponibile in breve tempo.
I primi due vaccini utilizzati sono quelli sviluppati da Moderna e BioN- Tech Pfizer e sono stati realizzati con una nuova tecnologia a base di RNA messaggero (o mRNA), una delle molecole contenenti le informazioni genetiche specifiche per ogni organismo vivente.

L’mRNA del vaccino costituisce lo stampo della principale proteina del Coronavirus (la Spike), quella che viene utilizzata dal virus, come una sorta di uncino, per agganciarsi alle cellule delle nostre vie respiratorie, entrare al loro interno e moltiplicarsi causando la malattia.

Nel vaccino l’mRNA è protetto, incapsulato all’interno di sfere fatte di grassi (liposomi), simili a quelli presenti delle nostre cellule. Una volta iniettati nel nostro corpo, i liposomi liberano l’mRNA che contiene le informazioni necessarie per produrre la proteina Spike del virus. In tutte le nostre cellule ci sono delle piccole fabbriche, i ribosomi, che traducono l’informazione dell’mRNA in proteine.

L’mRNA che si trova nel vaccino, una volta entrato nelle cellule viene letto dai ribosomi che produrranno tante copie della proteina Spike del SARS- CoV-2. Queste, uscite dalla cellula, vengono riconosciute come estranee dal sistema immunitario, che produce le armi specifiche: gli anticorpi contro le proteine Spike del SARS-CoV-2 e le cellule della memoria. Gli anticorpi saranno in grado di bloccare le proteine Spike e impedire al virus di infettarci. Le cellule della memoria rimarranno nel nostro corpo e serviranno a proteggerci per mesi, forse per anni, nel caso il virus ritornasse. 

Se noi non ci infettiamo, non possiamo nemmeno contagiare chi ci sta vicino; quindi, il vaccino protegge ognuno di noi ma anche gli altri. L’importante è capire che la proteina Spike da sola, ovvero il vaccino, pur attivando una reazione immunitaria specifica, non è in grado di provocare la malattia perché è soltanto una piccola parte del virus.

Le caratteristiche del vaccino a mRNA

Mentre il DNA – l’altra molecola base del genoma degli esseri viventi – può sopravvivere per giorni o settimane a temperatura ambiente (addirittura per decine di migliaia di anni in alcuni fossili), l’RNA è una molecola effimera, fragile, che è presente nella cellula unicamente durante lo svolgimento della sua specifica funzione e si degrada molto facilmente. Per questo motivo i vaccini a mRNA sviluppati per sconfiggere la pandemia da SARS-CoV-2 devono essere conservati a temperature fino a 80 gradi sotto lo zero. E per lo stesso motivo il contenuto del vaccino viene eliminato rapidamente dal nostro organismo e non potrà mai dare effetti nocivi a distanza di tempo.

Inoltre, ormai sappiamo bene quali effetti possono causare questi vaccini, dopo che ne sono state somministrate oltre 8 miliardi di dosi in tutto il mondo: gli effetti collaterali gravi sono assolutamente eccezionali, l’efficacia è invece alta nei confronti di tutte le varianti, almeno per molti mesi dopo la vaccinazione.