San Pier Damiani nacque a Ravenna nel 1007 in una famiglia numerosa e povera.
Entrò in monastero e venne presto eletto abate. Non volle redigere una Regola, ma lasciò chiari gli assi della vita monastica: silenzio assoluto, lavoro manuale, unione di vita solitaria in celle separate e atti comunitari, preghiera e lettura spirituale.
Fondò il monastero di Nostra Signora di Sitria e altri quattro eremi.
La vita di Pier Damiani, ad ogni modo, non fu affatto caratterizzata dall'allontanamento dal mondo, e vari Papi videro in lui lo strumento di Dio per correggere una Chiesa in crisi a metà dell'XI secolo.
Lotta contro la corruzione dei sacerdoti
Damiani scrisse il Liber Gomorrhianus (Libro di Gomorra) per correggere i vizi del clero.
Nel testo si condannano esplicitamente gli atti omosessuali, la fornicazione dei sacerdoti e gli abusi dei vescovi nei confronti dei propri sudditi.
Papa Stefano IX volle nominarlo cardinale-vescovo di Ostia (decano del Collegio Cardinalizio) nel 1057, e il santo dovette accettare sotto minaccia di scomunica.
Il Pontefice morì molto presto, e il suo successore, Papa Niccolò II, nel 1059, lo inviò a Milano, dove la corruzione nella Chiesa era terribile, visto che le cose spirituali erano oggetto di commercio e i chierici indulgevano nei piaceri sessuali. Con la sua vita santa, Pier Damiani riuscì a porre fine a quella situazione.
San Pier Damiani è patrono degli innamorati e delle coppie sposate.
Preghiera di San Pier Damiani alla Vergine Maria
Santa Vergine, Madre di Dio, soccorrete chi implora il vostro ausilio. Volgete a noi i vostri occhi.
Forse per essere stata unita alla Divinità non vi ricorderete più degli uomini? Certamente no.
Voi sapete in quali pericoli ci avete lasciato, e conoscete lo stato miserabile dei vostri servi; non è tipico della vostra grande misericordia dimenticare una miseria grande come la nostra.
Impiegate a nostro favore il vostro valore, perché l'Onnipotente vi ha dato l'onnipotenza in Cielo e in terra.
Nulla vi è impossibile, perché potete infondere incoraggiamento nei più disperati per confidare nella salvezza.
Più siete potente, più dovete essere misericordiosa.
Aiutateci con il vostro amore. So, mia Signora, che siete estremamente benigna e che ci amate con un affetto che nessun altro ha.
Quante volte avete placato la collera del nostro Giudice nell'istante in cui stava per punirci!
Tutti i tesori della misericordia di Dio si trovano nelle vostre mani.
Non cessate mai di colmarci di benefici.
Voi cercate solo l'occasione di salvare tutti i miserabili, e di effondere su di loro la vostra misericordia, perché la vostra gloria è maggiore quando per vostra intercessione i penitenti vengono perdonati, e quelli che lo sono stati entrano in Cielo.
Aiutateci, quindi, affinché possiamo vedervi in Paradiso, visto che la maggior gloria a cui possiamo aspirare consiste nel vedervi, dopo Dio, nell'amarvi e nel trovarsi sotto la vostra protezione.
Ascoltateci, Signora, visto che vostro Figlio vuole onorarvi concedendoci tutto ciò che Gli chiedete.