Le apparizioni mariane di Pellevoison (1876) sono diverse da tutte le altre, perché la Madonna ha sanato gli arti direttamente alle veggente, Estelle Faguette, allora 32enne e inferma. La Chiesa ha riconosciuto il miracolo nel 1983, dopo un’accurata inchiesta diocesana condotta dal vescovo di Bourges (il paesino di Pellevoison fa parte della diocesi di Bourges).
Luogo di culto mariano
Le apparizioni di Nostra Signora della Misericordia, avvenute tra 14 e 18 febbraio 1876, non sono state ancora ufficialmente riconosciute dalla Chiesa, che tuttavia ha riconosciuto il santuario di Pellevoison come luogo di culto mariano. La storia della veggente è raccontata nel libro “Estelle Faguette” (edizioni Segno), in libreria da febbraio 2022, a cura di Don Marcello Stanzione. L’autore ha pubblicato al suo interno alcuni documenti inediti del processo diocesano.
La lettera alla Madonna
Estelle Faguette, nata il 12 settembre 1845 a Moulin Picot, era molto malata, scrive Stanzione. La giovane donna stava quasi per morire, quando scrisse una lettera alla Madonna per ottenere da Gesù tramite lei la guarigione. E poter sostenere, così, i suoi genitori e la sua nipotina, orfana dopo la morte della mamma che era sua sorella, ridotti in miseria.
Non riuscì a diventare suora
La donna proveniva da una famiglia di locandieri e i cui genitori avevano perso tutte le loro risorse finanziarie. Estelle Faguette aveva un desiderio: voleva diventare suora. Ma ogni volta che voleva andare dalle Agostiniane Ospedaliere si ammalava ed era obbligata ad interrompere il noviziato e a tornare dai suoi familiari.
La prima apparizione della Madonna
I suoi problemi fisici degenerarono e rimase inferma a letto. Il 15 febbraio 1876 avvenne un fatto che le cambiò la vita. Ecco il racconto nella sua autobiografia, pubblicata nel libro di Stanzione. «Quella notte, a mezzanotte, ho ricevuto la prima apparizione della Beata Vergine. Mio padre mi ha fatto compagnia con una donna del posto. Era mezzanotte, iniziava il giorno del 15 febbraio (martedì). Fu in questa occasione che la Beata Vergine mi disse: “O morirai o guarirai”».
Le carte
Il giorno successivo, dal 15 al 16, avvenne la prima “anomalia” sul corpo infermo della veggente di Pellevoison. «Ho ricevuto la mia seconda apparizione. Fu la signorina Thersile, con la moglie del calzolaio, entrambe ancora vive, a vegliare su di me quella notte. Ed è stata la signorina Thersile ad infilare il braccio sotto la coperta senza sapere come avrei potuto tirarlo fuori, visto che era paralizzato e inerte. Fu allora che con la mano sfogliavo le carte che la Vergine mi mostrò vicino alla lastra ex voto che avrei dovuto mettere come ringraziamento a Pellevoisin».
Le calunnie
Durante l’apparizione dal 18 al 19 febbraio (la quinta ed ultima), «pochi minuti prima della mia guarigione, ho saputo da questa Buona Madre che avrei dovuto soffrire per calunnie, abbandoni, disprezzi, bugie, infine ogni genere di cose, anche infami. Per questo, da allora e durante questi ultimi 25 anni, non sono rimasta sorpresa. Li conoscevo in anticipo, conoscevo la calunnia e tutto ciò che doveva sopraffarmi. Il fatto che fossi stata già informata di quanto mi sarebbe capitato, non determinava una minore sofferenza».
La nebbia e la guarigione
«La Buona Madre - scrive ancora Estelle Faguette, alludendo all’apparizione della Madonna - mi rincuorava dicendomi: “Non preoccuparti di tutto questo, io ti aiuterò”. Quando la piccola nebbia o vapore che circondava la Buona Madre era completamente scomparsa, fui guarita tranne il mio braccio destro (non mi faceva soffrire ma non riuscivo a muoverlo). In quel momento, era come se il mio sangue fosse sgorgato su tutto il corpo».
Lo sguardo del padre
La veggente di Pellevoison traboccava «di gratitudine». «Ho passato la mano sinistra sul mio corpo - scrive - e mi sono trovata sbalordita per il cambiamento improvviso. Insomma, nella mia felicità, volevo dire una preghiera di ringraziamento e, per meditare meglio, ho chiuso gli occhi. Fu in questo momento che mio padre, che vegliava su di me con la signora Bourdeau, venne lentamente a guardarmi». La Madonna l’aveva realmente guarita.