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Desideriamo tutti un matrimonio felice e duraturo, ma si realizza?

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Mercedes Honrubia García de la Noceda - pubblicato il 18/02/22

Col passare del tempo, i sogni e gli aneliti di felicità possono scontrarsi con una realtà ben diversa. Che fare?

Quando siamo fidanzati, desideriamo trascorrere il resto della nostra vita con la persona con cui troviamo tanto bene, che ci rende persone migliori, con cui diamo il meglio di noi stessi, e percepiamo che la vita non ha senso senza l’altro. Tutti desideriamo un matrimonio felice e pieno d’amore. Per questo decidiamo di iniziare una vita comune.

Col passare del tempo, i sogni e gli aneliti di felicità possono scontrarsi con una realtà ben diversa, quando ci si imbarca nell’appassionante avventura del matrimonio e si inizia a convivere.

Scoprire l’altra persona nella sua quotidianità, subire le arrabbiature o i disaccordi quotidiani provocati dalla fretta, dal lavoro, dall’arrivo dei figli, dalla malattia, dalle famiglie d’origine, dalle difficoltà economiche e da tante altre cose può farci percepire una realtà diversa da quella che avevamo immaginato. Se ne parla nell’esortazione apostolicaAmoris laetitia, n.221.

Dove sono i valori relativi a pazienza, bontà, resilienza, spirito di superamento, leadership e la comunicazione di cui si parla tanto nelle imprese? Quale impresa migliore che investire e trionfare nella famiglia, nel matrimonio? Dov’è l’amore come motore della relazione?

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Non mi riferisco a un amore basato su un sentimento etereo che è quello alla base della famosa frase “L’amore è finito”. Mi riferisco a quell’amore capace di affrontare le difficoltà che si possono presentare, resistendo alla tempesta che può provocare una crisi nella coppia, quell’amore maturo che sa che nonostante i problemi che possono esistere nel matrimonio è in grado di accettare la difficoltà perché dietro quella situazione c’è una fonte di apprendimento.

Quell’amore che è capace di dare anche se in quel momento non riceve, perché c’è un bene maggiore che è capace di aspettare.

Quell’amore di donazione che investe sulla relazione perché sa che prima o poi tutto gli sarà restituito in abbondanza.

Quell’amore che fa sì che la persona si sappia valorizzare e metta dei limiti quando è necessario. Che sappia dire “No” quando è il caso di dirlo.

Quell’amore che mi permette di amarmi e accettarmi come sono per amare e accettare il mio coniuge nella sua imperfezione.

A volte ci piacerebbe vivere una storia d’amore da favola, ma la storia migliore è quella che ciascuno di noi scrive nel proprio matrimonio ogni giorno.

Per questo è importante conoscere la persona con cui ci si sposa, avere un buon fidanzamento, formarsi e prepararsi per l’avventura che è il matrimonio. Domandare, domandare e domandare.

Ed è anche importante conoscere se stessi, maturare per saper prendere le decisioni, parlare e comunicare ciò che desideriamo e quello che non vogliamo (cfr. Amoris Laetitia, 220).

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Il matrimonio è un’avventura appassionante

Il matrimonio è un’avventura appassionante, con le sue luci e ombre. Come il sole e la luna fanno parte delle 24 ore della giornata, lo stesso accade nella nostra vita: bisogna vivere ogni ora sapendo che ci sono momenti di luce perché è giorno e momenti di oscurità quando scende la sera. A volte quando sorgono le difficoltà sembra che non ci siano soluzioni, ma l’importante è sapere che il giorno dopo il sole sorgerà di nuovo e potremo vedere un capitolo nuovo della nostra vita, quello che scriveremo noi.

Imparare a vivere la nostra giornata con le sue imperfezioni e godere dei piccoli momenti essendo generosi con il nostro coniuge e sapendo amare l’altro come ha bisogno di essere amato (e non come noi crediamo che voglia esserlo) ci pone in una posizione di vantaggio per raggiungere quella felicità tanto desiderata nei tempi che corrono.

Imparare a gestire le difficoltà, siano crisi comuni o crisi personali, ci permette di crescere come persone e come coppia, maturando nell’amore.

Come dice Santa Teresa di Gesù:

Nulla ti turbi,

nulla ti spaventi.

Tutto passa,

solo Dio non cambia.

La pazienza

ottiene tutto.

Chi ha Dio

non manca di nulla:

solo Dio basta!

Curare il nostro matrimonio è nostra responsabilità, è la nostra vita, è la nostra storia.

Con il nostro esempio aiuteremo sicuramente molte persone. Non desistete quando sorgono le difficoltà. Siate pazienti ma non paralizzatevi. Chiedete aiuto.

Se avere domande o dubbi sull’argomento, potete scriverci: consultorio@aleteia.org

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