Il 13 febbraio sono trascorsi 17 anni dalla morte di suor Lucia, veggente di Fatima. La sua scomparsa risale al 2005, meno di due mesi prima di quella di San Giovanni Paolo II, morto il 2 aprile.
Suor Lucia è stata la più longeva dei tre bambini che hanno visto la Madonna. Gli altri due veggenti erano i suoi cugini, i fratelli San Francesco e Santa Giacinta Marto, morti durante l'infanzia e già canonizzati da Papa Francesco.
La vita
Lúcia Rosa dos Santos era nata ad Aljustrel il 28 marzo 1907, ed era stata battezzata due giorni dopo.
Nel 1915, come raccontava lei stessa nelle sue Memorie, ha iniziato ad avere visioni di una sorta di nube con forma umana in tre occasioni, quando si trovava insieme alle amiche.
Nel 1916, Lucia e i cugini Francesco e Giacinta hanno ricevuto le prime manifestazioni dell'Angelo del Portogallo.
Dal 13 maggio 1917 sono iniziate le apparizioni della Madonna ai tre pastorelli, che hanno cominciato a recitare il Rosario tutti i giorni e a offrire sacrifici per i peccatori. Per cinque mesi, tutti i giorni 13, tornavano sul luogo delle apparizioni, durate fino al 13 ottobre. In quel periodo i bambini sono stati accusati di falso, arrivando ad essere arrestati malgrado la giovanissima età, ma non hanno mai smesso di diffondere i messaggi ricevuti dalla Vergine.
I tre pastorelli di Fatima
Dopo l'ultima apparizione, quella del 13 ottobre 1917, Lucia era stata consigliata dal vescovo di Leiria, monsignor José Alves Correia da Silva, di ritirarsi nell'Asilo de Vilar. Il 5 gennaio 1922 aveva scritto il suo primo resoconto delle apparizioni. L'8 luglio 1924 era stata interrogata ufficialmente dalla Commissione Canonica Diocesana nominata da monsignor Alves per indagare sulle apparizioni di Fatima.
Nel 1925 Lucia era entrata nella congregazione di Santa Dorotea, in Spagna, e nel 1948 nel Carmelo di Coimbra (Portogallo) per diventare suora di clausura e dedicarsi ancor più profondamente alla preghiera e al sacrificio. È stato allora che ha assunto il nome di suor Maria Lúcia de Jesus e do Coração Imaculado. È rimasta nel Carmelo fino alla morte, il 13 febbraio 2005. I suoi resti mortali sono sepolti nella basilica di Nostra Signora del Rosario, nel santuario di Fatima.
Processo di beatificazione e canonizzazione
Quasi tre anni dopo la morte di suor Lucia, il 3 febbraio 2008, il cardinale José Saraiva Martins, all'epoca prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha annunciato per il caso di suor Lucia la dispensa dal periodo canonico di attesa di 5 anni per l'apertura del processo di beatificazione, con l'autorizzazione di Papa Benedetto XVI.
La fase diocesana del processo è stata aperta il 30 aprile di quell'anno e chiusa il 13 febbraio 2017, quando è stata trasferita alla diretta competenza della Santa Sede.
Secondo la vice-postulatrice della causa di beatificazione, suor Ângela Coelho, il processo è stato “rallentato” per via della pandemia. La religiosa ha spiegato all'Agência Ecclesia nel febbraio scorso che le restrizioni ai viaggi a Roma hanno imposto un altro ritmo ai lavori, che richiedono “pazienza” e “rigore”, ma ha anche affermato che sono giunte “molte comunicazioni di grazie”.
Attualmente, suor Lucia è venerata come Serva di Dio.