L'odio che deriva dagli altri è particolarmente doloroso per i credenti, perché la persona che vive per fede basa la propria esistenza sull'amore per Dio e per gli altri.
Gesù ci consiglia cosa fare quando ci troviamo di fronte all'odio a causa della nostra fede in Dio:
“Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti”.
Per noi, quindi, la cosa più importante è quello che dice Dio, non quello che dice la gente.
San Pietro ci offre un'indicazione valida per tutta la vita:
“Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini”
(Atti degli Apostoli 5, 29)
Verso la pace e la felicità
Non è affatto facile, anzi. Solo questo approccio, però, ci darà la pace del cuore.
Questo tipo di pace è qualcosa di più del motto “Mantieni la calma e vai avanti!” che possiamo trovare scritto su tazze o altri oggetti.
Gesù ci dice che con questo atteggiamento saremo beati. Nel greco originale si usa la parola “makarioi”, che significa letteralmente felici. Questa è la felicità che Dio dà e che nessuno ci può togliere.
Mai odiare
“Non mi obbligheranno in alcun modo a odiarli”, scrisse il beato cardinale Stefan Wyszyński quando venne incarcerato e perseguitato dalle autorità comuniste.
Non permettiamo che l'odio faccia presa sul nostro cuore.
Quando l'odia si presenta, ricordiamo le parole di Gesù e chiediamogli di trovare la pace del cuore con queste parole.