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Gli angeli hanno una intelligenza “perfetta”. E non si distraggono mai

ANGELS

Public Domain

don Marcello Stanzione - pubblicato il 14/02/22

La teologia chiama la conoscenza naturale degli Angeli "vespertina", conoscenza della sera, e "mattutina", conoscenza del mattino

Estranei alle nostre inquietudini, i nostri dubbi, le nostre tergiversazioni e la nostra maldestria nel prevedere il seguito dei nostri atti, gli angeli sono incapaci di esitazione poiché sanno sempre esattamente quello che fanno e quello che vogliono, senza alcun rischio di sbagliarsi. La loro intelligenza è retta, la loro logica di un implacabile rigore.

La memoria degli angeli

Lo spirito umano si stanca e si affatica, esige del riposo, quello dell’Angelo è instancabile ed infaticabile, essendo libero dalle pesantezze della materia. La memoria umana è capricciosa, quella dell’Angelo è incapace della minima dimenticanza. Quello che egli sa, lo sa definitivamente e perfettamente. 

Non è mai distratto

Ancora non smette mai di arricchire le sue conoscenze, in una perpetua sete di apprendere e di sapere. Questa intelligenza è chiusa alle distrazioni, dandosi interamente a quello di cui si occupa, senza mai smettere pertanto di essere rivolta verso Dio ed assorbita nella contemplazione. 

Intelligenza “perfetta”

L’intelligenza naturale degli Angeli era perfetta fin dall’inizio perché, creandoli, Dio fece loro conoscere l’idea di tutto quello che Egli creava. Essi si conoscevano tra di loro, conoscevano tutte le anime, tutte le creature e tutti i segreti della Creazione. Tutte le evoluzioni naturali possibili erano loro familiari. 

Conoscenza naturale

Essi potevano inquadrare nel minimo dettaglio tutte le ipotesi di tutte le condotte umane in virtù di tutte le circostanze con una grande probabilità, solamente intravista dall’esercizio della libertà lasciata ai figli di Dio. Tuttavia, questa conoscenza naturale era insignificante paragonata a quella che Dio riservava loro quando essi se ne sarebbero dimostrati degni. Allora, essi conoscerebbero tutto non da sé stessi ma dalla conoscenza stessa di Dio ed in Dio. 

Vespertina e mattutina

Sarebbe per essi come passare dalla notte al giorno La teologia chiama dunque la conoscenza naturale degli Angeli vespertina, conoscenza della sera, e mattutina, conoscenza del mattino, quella che essi trarrebbero direttamente da Dio. La prima implicava di non percepire che una immagine della divinità, la seconda era il faccia a faccia eterno.

Più intelligenti del diavolo

Dio non privò gli Angeli ribelli dell’intelligenza naturale che Egli aveva dato loro creandoli, tanto più che i demoni, col loro peccato, avevano irrimediabilmente falsato il regalo divino. Ma, benché ammaccata, questa intelligenza permane quella di Angeli prima della prova ed essa sorpassa infinitamente la nostra. Tuttavia, il più piccolo degli Angeli fedeli, illuminato dall’intelligenza divina, sorpassa in saggezza il Principe degli Inferi, ridotto alle sue proprie luci.

Invocare il proprio angelo: una pratica che ci fa sentire protetti.

Fino a che punto gli angeli conoscono il futuro?

Conoscono il futuro per quanto Dio lo vuole e lo permette e nella misura in cui essi ne hanno bisogno per portare a termine le missioni loro affidate. Essi non rischiano mai e non si azzardano mai nel predire qualcosa senza avere la garanzia che si compirà e che la libertà divina e la libertà umana coniugate non lo modificheranno in profondità, uno scrupolo questo di cui i demoni, bugiardi tra i bugiardi, non si occupano, visto che essi profetizzano a torto e all’opposto.

Gli angeli conoscono il passato

Non essendo ubiqui, non possono conoscere naturalmente il passato nella sua integrità. Ma essi possono istruirsi vicendevolmente attraverso gli eventi di cui sono stati attori o testimoni. Assieme all’intelligenza, Dio diede loro la volontà, ed Egli la diede loro perfetta. La nostra è soggetta ai desideri, alle passioni, alle concupiscenze, la loro ne è esente e non può dunque fare atto che non sia morale. Non più della loro intelligenza, essa non reclama riposo, e questa volontà incessante è libera. Un Angelo non può agire che essendo pienamente illuminato sui suoi atti, volendoli assolutamente ed in tutta libertà. 

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