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“Ecco perché affidiamo il nostro fidanzamento alla Madonna del Miracolo”

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Damon Shaff | Shutterstock

Silvia Lucchetti - pubblicato il 14/02/22

Chiara e Simone, dopo una crisi profonda individuale e di coppia, hanno deciso di consacrarsi alla Madonna del Miracolo: "Ora con Maria è tutto diverso: ci sta aiutando nella nostra relazione e questo cammino di consacrazione vuole essere proprio un affidamento del nostro fidanzamento a Lei".

Nel giorno in cui la Chiesa ricorda San Valentino, ricorrenza dedicata il 14 febbraio agli innamorati, abbiamo scelto di proporre al riguardo una riflessione che vuole cercare di sfuggire alle solite banalità trite e ritrite pronunciate per l’occasione.

Prendiamo perciò spunto da un contributo, apparentemente indirizzato ad altro fine,  comparso nel numero del 16 gennaio di quest’anno su Maria con te.

La Madonna del Miracolo

In esso viene riportato, tra l’altro, il percorso spirituale che due giovani fidanzati romani, Simone e Chiara, stanno facendo presso la Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, il santuario romano della Madonna del Miracolo dove 180 anni fa la Vergine apparve all’ebreo Ratisbonne, che subito dopo si convertì al Cattolicesimo diventando in seguito sacerdote.

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La consacrazione alla Madonna del Miracolo nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte

Qui padre Taras Yehar, dell’Ordine dei Frati minimi a cui è affidata la custodia di questo luogo sacro sito al centro della capitale, tiene un corso strutturato in sette incontri per comprendere più profondamente il significato di essere figli di Maria, e soprattutto come vivere questo bellissimo rapporto filiale con la Vergine.

La meta finale dei partecipanti è la consacrazione alla Madonna del Miracolo, che per questo corso in cui sono inseriti i due fidanzati avverrà il prossimo giugno nel contesto di una Celebrazione Eucaristica solenne.

Riconoscere Maria come nostra Madre

Come afferma il frate:

Non si tratta di una mera pratica devozionale, di una espressione della pietà popolare, ma vuole essere un valido aiuto a vivere, ciascuno con la propria vocazione, Maria nel quotidiano e riconoscerla come nostra Madre.

(Maria con te)

L’esperienza di Chiara e Simone

E con questo spirito Simone, 36 anni, e Chiara 35, stanno affrontando il percorso di consacrazione alla Madonna. Lui, da sempre molto religioso, confida al riguardo:

Simone e il bisogno di intimità con la Madonna

Ho sentito la necessità di trasformare quello che prima era solo un rapporto di forma in qualcosa di più concreto e personale. Intimo, direi. Ho sentito il bisogno di essere più accanto alla Verità, sentirmi abbracciato da questa Verità di Maria: mi serve anche per vivere le difficoltà della vita. I problemi non spariscono, certo, ma sentendomi più vicino a Lei riesco ad affrontarli in un’altra ottica.

(Ibidem)

Chiara e il suo rapporto con la Vergine Maria

Infatti insieme a Chiara non sono entrati casualmente in questa Chiesa, ma spinti dal fatto che vivevano una sofferta fase di oscurità personale e una forte crisi in quanto coppia. Lei racconta che il suo rapporto con la Vergine è iniziato fin da piccola:

L’anoressia e il pellegrinaggio a Medjugorje

In casa la Sua presenza non è mai mancata, ma io non la sentivo particolarmente. Poi c’è  stato un viaggio a Medjugorje, in occasione del mio compleanno, che ha cambiato la mia vita. All’epoca tutto era senza senso. Ero arrivata a non mangiare più fino all’anoressia. Ma il 1° gennaio del 2000, festa  della Madre di Dio, la Vergine mi ha toccata e ho miracolosamente iniziato di nuovo a mangiare.

(Maria con te)

Padre Amorth mi regalò un quadro della Madonna del Miracolo

Dopo questo evento ho avuto anche un incontro con padre Gabriele Amorth, che mi regalò anche un’mmagine della Madonna del Miracolo. L’avevo messa in casa, ma non ci facevo poi tanto caso, fino a quando io e il mio  fidanzato siamo entrati qui e scoprii che era qui quella Madonna ritratta nella cornice.  

(Ibidem)

Affidiamo alla Madonna del Miracolo il nostro fidanzamento

È nata così la devozione dei due giovani per la Madonna del Miracolo a cui si sono rivolti fiduciosi singolarmente e come coppia:

Ora con Maria – spiega Chiara – è tutto diverso: ci sta aiutando nella nostra relazione e questo cammino di consacrazione vuole essere proprio un affidamento del nostro fidanzamento a Lei.

Leggendo le parole di questi due fidanzati mi è venuto in mente don Fabio Rosini che in una catechesi – commentando il Vangelo delle nozze di Cana – ci disse: ricordatevi di invitare Maria al vostro matrimonio, voi invitate Maria e non sapete chi si porta dietro, meglio che andrà sarà Gesù. “Qualunque cosa vi dica fatela” dice Maria ai servi, e quest’obbedienza cambia l’acqua in vino.

Se lei ti sorregge non cadi

Come scrive San Bernardo da Chiaravalle:

(…) Seguendo lei non puoi smarrirti,
pregando lei non puoi disperare.
Se lei ti sorregge non cadi,
se lei ti protegge non cedi alla paura,
se lei ti è propizia raggiungi la mèta.

Tags:
consacrazione a mariafidanzati
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